di Fabrizio Ercolani
Il commissario straordinario dott. Giuseppe Ranieri conferma, tramite delibera, di acquisire l’ex centro chimico attualmente di proprietà del Ministero della Difesa. Un trasferimento che dovrà essere, tuttavia, subordinato all’esito favorevole della verifica dello stato di fatto in cui si trovano gli immobili presenti all’interno dell’area, del loro stato di manutenzione, della presenza di eventuali depositi di materiali ed alla consegna di documentazione idonea a comprovare l’assenza di sostanze pericolose per la salute umana e/o per l’ambiente.
C’è o non c’è presenza di amianto nelle strutture, cosa c’è nel sottosuolo? Ad oggi non ci sono dati certi che possano certificare la salubrità dell’intera area. Proprio su questo punto erano iniziate le frizioni all’interno della passata amministrazione Mencarini. Portata la proposta di deliberazione in consiglio comunale il 19 giugno scorso, l’opposizione era insorta chiedendo lumi circa perizie, sopralluoghi e dati scientifici che comprovassero la bontà della scelta dell’allora sindaco Pietro Mencarini. Messa all’angolo la maggioranza si era spaccata, con il consigliere Perinu, unico di Idea Sviluppo, ed il Presidente del Consiglio Arrigo Bergonzini che accogliendo i suggerimenti della minoranza avevano optato per il ritiro mentre Sindaco e Rinnova decisi ad andare avanti. Alla fine prevalse la linea dei primi non senza strascichi e conseguenze. Fu votato il ritiro subordinando la decisione alla verifica dello stato dei luoghi, per accertare, anche attraverso idonea documentazione, la presenza di eventuali depositi di materiale militare, la non pericolosità per la salute e l’ambiente di sostanze chimiche utilizzate al suo interno, gli interventi di bonifica realizzati e, da ultimo, la situazione relativa alle coperture di amianto di alcuni edifici.
Dopo quel consiglio, il 9 di luglio, è stato richiesto di fare una visita congiunta all’interno del compendio per dare esecuzione a quanto richiesto dall’assise ma ad oggi il richiesto sopralluogo non si è ancora realizzato, né è stata trasmessa ulteriore documentazione riferita al compendio, che possa attestare l’attuale stato dei luoghi.
Nell’intenzione della vecchia amministrazione, nell’ex centro chimico si sarebbe potuto realizzare un centro fieristico di rilevanti dimensioni, che avrebbe potuto favorire il rilancio dell’economia locale e che tale nuova destinazione risultava favorita dal fatto che il compendio confina con altri terreni, già destinati a spazio fieristico, ed è inserito in un contesto in cui sono localizzate attività artigianali e commerciali, ed è facilmente raggiungibile dai mezzi di trasporto terrestre.