Doveva essere una riunione organizzativa con i simpatizzanti, ma alla fine la notizia è arrivata eccome: Gianni Moscherini si candida a sindaco di Tarquinia, due anni esatti dopo la prima corsa elettorale, finita al ballottaggio contro Pietro Mencarini.
“Non è una presentazione ufficiale – ci conferma, raggiunto telefonicamente – anche se, nei fatti, ho parlato chiaramente di candidatura. Ma l’ufficialità la daremo tra un paio di settimane, a metà febbraio, assieme al programma”.
E c’è già anche un nome per la lista. “Quella di riferimento si chiamerà Tarquinia Capitale dell’Etruria – spiega Moscherini – e la filosofia di fondo è la stessa di due anni fa: liste civiche anche e soprattutto trasversali, in cui chiunque abbia voglia di fare qualcosa per il bene di questo paese è benvenuto”. Liste che ieri, in qualche modo, hanno mosso i primi passi: nell’incontro si è parlato di come organizzare la chat Whatsapp che farà da riferimento tra i simpatizzanti, e degli incontri da fare per iniziare a predisporre il programma.
“L’obiettivo è chiaro – annuncia Moscherini – ed è vincere al primo turno. Come ho già detto, questa legge elettorale è un tranello, in cui chi vince perde e chi perde vince, con la moltiplicazione delle liste per impedire che qualcuno la spunti al primo turno per poi fare accordi in vista del secondo. Non voglio scendere nella critica, ma basti vedere quanto è successo due anni fa: l’obiettivo non è stato il fare qualcosa, ma il non far vincere me”.
“Il programma? Per me vale quanto detto due anni fa. – spiega Moscherini – Io non mi candido perchè mi svegli la mattina con il desiderio di mettermi la fascia tricolore, ma perchè sono rimasto colpito dalle potenzialità e dai problemi di questo paese, e voglio individuare esigenze e soluzioni assieme a coloro che saranno nelle liste civiche. Molto, da questo punto di vista, è simile a quanto già proposto due anni fa, visto che da allora non è stato fatto nulla. Ma di certo riprenderemo quanto già portato avanti, anche con l’amministrazione Mencarini, per l’approvazione della legge regionale 28/80 per risolvere i problemi di San Giorgio. Anche per questo domani mattina faremo, all’Alberata, una riunione con i residenti dell’area: quanto sta facendo il Commissario in materia non mi piace affatto”.
Infine, una battuta su possibili alleanze. “Io non ho rapporti negativi con nessuno – conclude – la mia corsa inizia adesso, come potrebbe essere altrimenti?”.