Riceviamo e pubblichiamo
Sempre e comunque con Animo Gentile. Qualche mattina fa, facendo la spesa, mi sono sentito rivolgere in 2 momenti e luoghi diversi la stessa domanda: “Ma è vero che siccome non sei riuscito a prendere il teatro chiudi il Cinema!!?”. Quanto stupore per 15 parole completamente fuori luogo!!! Sgombriamo il campo in fretta, prima in modo grossolano, e via via in modo più chirurgico.
1- Non c’è nulla di vero in queste voci.
2- Non abbiamo mai chiesto la gestione, o la Direzione Artistica, del Teatro di Tarquinia. Le difficoltà derivanti dalla gestione di un Cinema in Italia nel 2019 ci costringono a prestare altre tipologie di attività professionali fuori Tarquinia. E la nostra Vocazione sacrificale non può in nessun modo allargarsi ad altre scommesse.
3- Da Presidio Culturale della Città, come tante altre realtà Associative del Territorio, ringraziamo chi sta facendo concretamente quello che era necessario per chiudere il percorso decennale che porta all’agibilità una struttura che riaccenderà una parte della Piazza Totem della Città, arricchendo in modo così complementare le possibilità di trascorrere momenti riflessivi o divertenti nella nostra meravigliosa Tarquinia.
4- Gira voce da bocche di Tarquiniesi DOC che il Tarquiniese non sa apprezzare quello che ha e piuttosto finisce per calpestare e vilipendere le realtà o persone autentiche, genuine, storiche, gentili… Neanche questo è vero: il Tarquiniese che conosciamo è uguale a qualsiasi altro Umano di questo Pianeta, con le stesse qualità e difettucci… e possiamo anzi attestare che la grande maggioranza della Città testimonia un grande attaccamento al Cinema Etrusco. E crediamo che sia giusto in questo frangente far un po’ di pedagogia con chi confabula senza intendere: l’unica certezza che abbiamo al primo gennaio di ogni anno che scatta è l’entità impegnativa delle spese fisse che dobbiamo onorare, che solo per il Cinema di Tarquinia superano tra affitto, massa salariale, spese energetiche, i 120.000 € prima di affrontare le spese variabili. Sulle nostre spalle.
5- Semplice considerazione di indirizzo esperienziale: la gestione del Teatro San Marco, per tutelare un ruolo alchemico continuativo di stimolatore sociale, e per evitare potenziali sgradevoli personalismi (che non ci appartengono), potrebbe essere immaginata nel modo seguente: un disciplinare/capitolato che fissa da parte del Comune di Tarquinia le esigenze in termine di qualità delle espressioni artistiche da accogliere. E un calendario di ricorrenze con gestione corale distillata dove con 52 settimane disponibili, e 7 giorni a settimana, il teatro, la musica, il cinema, la danza, la Letteratura, la Scuola, l’Agricoltura, il Giornalismo, la Medicina, le Scienze in generale, la Filosofia… possano trovare spazio e determinare l’effervescenza unica che merita nel tempo.
Chiudiamo, cercando di tornare alla nostra voluta e ricercata discrezione apolitica, non senza asserire che: chi mente a discapito altrui per acquisire nuova linfa vitale utilizza metodi mafiosi; chi fa girare voci false per cercare di esistere e magari pensando un giorno di regnare, applica metodi mafiosi.
Noi pensiamo al nostro dovere. E difficilmente possiamo perdere tempo dietro a queste testimonianze di inetta somaraggine. Viva la Cultura, quella che aggrega! Viva il Teatro! Viva il Cinema! Viva Tarquinia!
DG Cinema & Consulting srl, Società di gestione del Cinema Etrusco di Tarquinia e il Cinema Alfellini di Grottaferrata.