(s.t.) “Ho semplicemente fatto quello che doveva esser fatto”. Ne parla come se fosse la più totale normalità, eppure il suo intervento ha garantito il soccorso a cinque uomini in difficoltà, a seguito di un incidente in elicottero.
Rachele Contestabile, 23 anni, elicotterista tarquiniese ora in Madagascar, è stata protagonista di un intervento di salvataggio finito sulle cronache. E l’abbiamo contattata per farci raccontare come è andata.
“L’altra mattina è arrivata la chiamata per andare a soccorrere le persone coinvolte in questo incidente. – spiega Rachele – Arrivati sull’area, dopo aver cercato e cercato, ho chiesto che venisse acceso un fuoco per facilitare la ricerca. Così, una volta avvistati e atterrati, l’infermiere che era a bordo ha prestato i primi soccorsi al ferito più grave, che ha avuto un trauma alla schiena e non poteva muoversi: purtroppo non avevamo antidolorifici, quindi soffriva molto. Fortunatamente, il resto dell’equipaggio era in condizioni meno gravi”.
Così è iniziata la messa al sicuro dei feriti, che non ha mancato di riservare sorprese anche… curiose. “Dato non c’era abbastanza spazio a bordo per portarli tutti, – continua Rachele – i ragazzi in condizioni meno gravi li abbiamo lasciati in un villaggio vicino: per ringraziare, ci hanno regalato due oche!”.
“Poi – conclude il racconto Rachele – tornati sul punto del recupero, avevo un macete nell’elicottero: ho tagliato dei rami e costruito una barella di fortuna per portare a bordo il ragazzo che non poteva muoversi”.
Cinque feriti recuperati e messi in salvo, e grazie a Rachele il lieto fine ad una storia che poteva avere un destino ben peggiore: un’azione che merita grandi apprezzamenti, anche considerando la giovanissima età di Rachele.
“Con il volo e stato amore da subito. – risponde quando le chiediamo come abbia scelto questa strada professionale – Durante l’ultimo anno di liceo pensavo a cosa avrei voluto fare da grande: avevo intenzione di entrare nell’Esercito, poi ho avuto l’occasione di poter fare un volo di prova e quando ho volato con l’elicottero ho capito che non avrei potuto fare altro. Ho iniziato subito: andavo a scuola la mattina e il pomeriggio a lezione per il corso. La licenza l’ho presa a 21 anni”.
Sino alla partenza per l’Africa: “Il Madagascar è stata una manna dal cielo: avevo fatto un colloquio ad aprile e a settembre mi hanno chiamato. Dopo tre giorni sono partita e ora sono quattro mesi che vivo qui”.