Il diario di Leo Abbate: “Non si può mai dire!”

Terza pausa di riflessione al Memorial che quest’anno più che mai si svolge all’insegna del “non si può mai dire”. Giudicate voi stessi: lo squadrone di Marina (MB Giardini) incontra il Bar Stella con la consueta personalità, domina la prima frazione di gioco segnando tre reti e mostrando di poter controllare agevolmente gli avversari; poi Celestini  Parmigiani e compagni, con un anelito di fierezza ammirevole, raddrizzano l’incontro pareggiando 3 a 3 quando tutti li davamo oramai per soccombenti. Ma al Memorial, è chiaro, non si può mai dire: nel finale di gara, un rigore per MB giardini, il gol della vittoria aleggiava nell’aria ma… non si può mai dire.

E Pippaccio e Pietruccio? Una delle favorite alla vittoria finale, si sa. Il blasone di questa squadra  rende inevitabile un pronostico favorevole, eppure, Il Ditirambo di Perugini, Parissi e Sannino prevale per 6 a 3 sui ragazzi del grande Moncelsi e sembra voler dire a tutti noi: attenti, non si può mai dire!

E la partita del 7 luglio fra la squadra del Blog e il Toto’s ribadisce in ogni decimo di secondo questo tormentone: i ragazzi di Gabriele partono a mille, segnano, chiudono gli spazi, mostrano grinta e gioco corale e poi, ad un certo punto, arretrano si chiudono, si fanno schiacciare dagli avversari che a poco a poco recuperano segnando a pieno organico (portiere compreso, mannaggia, chi se lo sarebbe mai immaginato!) e rischiano di vincere con una prova corale di orgoglio e determinazione che resterà comunque nella memoria di tutti i veri appassionati di sport.

Nessuno pensava di vedere in campo l’allenatore dello Scacciapensieri e pure, in un moto di disperazione alla “non si può mai dire”, martedì sera, in una partita senza più storia,  pure questo è successo!

E tentate  adesso di fare un pronostico, oramai le squadre in lizza le conoscete tutte, avete coraggio di provarci? Io ci provo, voglio sbilanciarmi e vi dico che secondo me, il Memorial, quest’anno se lo aggiudica il Ditirambo (i superstiziosi, si grattino pure, ma la fortuna vi avverto, c’entra poco) anche se, per dovere di cronaca, devo per forza aggiungere… “Non si può mai dire!”