Riceviamo e pubblichiamo
Si sono svolte nella settimana le attività di impianto del nuovo vigneto sperimentale della sezione di agraria.
Nell’appezzamento fornito in concessione dal Comune di Tarquinia, grazie anche ai preziosi interventi del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, sono iniziate con il nuovo vigneto le coltivazioni sperimentali a supporto degli studenti di agraria.
Il nuovo vigneto composto da quattro tipologie di vitigni rappresentanti della tradizione vitivinicola del Lazio donati dai Vivai Rauscedo di Pordenone, si articola in diverse tipologie di forme di allevamento, di cloni e di portainnesti per Sangiovese e Montepulciano per i rossi e Malvasia del Lazio e Trebbiano Toscano per i bianchi.
“Il vigneto, – commenta il referente della sezione, Prof. Odoardo Basili,- oltre che servire come “palestra” pratica per i nostri studenti per approfondire le conoscenze sulle tecniche di coltivazione, servirà anche e soprattutto come punto di osservazione per analisi scientifiche che riguarderanno approfondimenti legati ad un uso sostenibile dei mezzi tecnici come ad esempio le modalità di difesa, l’uso ottimale dell’acqua di irrigazione, onde verificare ottimizzazione e riduzione nell’uso dei mezzi tecnici pur garantendo lo sviluppo economico ottimale della coltura”. “E’ grande la soddisfazione di vedere in soli cinque anni il completamento delle strutture della nuova sezione di Agraria del nostro Istituto,- commenta la Dirigente, Dott.ssa Laura Piroli.- L’inizio delle prove sperimentali coincide con la prossima inaugurazione dei nuovi Laboratori scientifici della sede Centrale e del prossimo inizio dei lavori di montaggio della serra climatizzata che vanno a completare una serie di strutture all’avanguardia per la nostra sezione di agraria. Non solo, saranno fondamentali per tutte le attività tecnico-pratiche consone al corso di studio, ma permetteranno al nostro Istituto di dialogare con l’imprenditoria agricola del territorio e poter fungere anche da polo di sperimentazione e sviluppo per le mutate esigenze tecniche dell’agricoltura del futuro”.
IIS Vincenzo Cardarelli di Tarquinia