Riceviamo e pubblichiamo
La fastosa corte di re Erode. Il censore e le legioni, simbolo dell’impero romano. Il mercato. Un antico acquedotto che muove una ruota ad acqua. I pastori. Il giardino degli olivi. Gli artigiani. I giocolieri e i funamboli. L’atmosfera raccolta della Natività. Per i 2mila visitatori del presepe vivente di Tarquinia è stato un bellissimo viaggio nell’antica Betlemme. Tra angoli e scorci poco conosciuti della città etrusca. Dalla chiesa della Trinità, a via dei Magazzini, agli esterni del convento di San Francesco. Un percorso affascinante arricchito da sfiziose degustazioni fatte di bruschette con l’olio, castagne, focacce cotte al momento e formaggi locali.
“Buona la prima, con una grande affluenza di pubblico – afferma l’associazione Presepe vivente di Tarquinia -. L’organizzazione è stata perfetta e la rievocazione si conferma tra le più importanti del Lazio. Come sempre i ringraziamenti vanno ai volontari e alle comparse, ma anche alle forze dell’ordine, alla protezione civile (Aeopc) e alla Croce rossa, che hanno garantito il loro prezioso supporto per lo svolgimento senza problemi della rappresentazione”. Si replica il 30 dicembre, con inizio alle ore 17. Il gran finale il 6 gennaio, con l’arrivo dei Re Magi e la sfilata del corteo nelle vie del centro storico.
Il presepe vivente di Tarquinia è patrocinato dalla Regione Lazio (Lazio eterna scoperta), dalla Provincia di Viterbo, dal Comune di Tarquinia, dalla Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, ed è in collaborazione con la Pro Loco Tarquinia, il Comitato San Martino e l’Associazione Anziani con l’Hobby del Modellismo.