È stata una partita strana, quella disputata dal Real Pomezia e dalla Corneto. Forse i ragazzi di Mister Greco avevano ancora negli occhi la bella (e sfortunata) prestazione della Corneto a Rieti, che li ha indotti alla massima cautela, forse un po’ di timore reverenziale, fatto sta che gli ospiti hanno badato soprattutto a non scoprirsi e la compagine di Mister Gufi è stata costretta a giocare in un fazzoletto di campo: spazi chiusi, grande pressing e difensori avversari, (specialmente Morini e Valerio) a fare numeri di “ubiquità” (capacità di trovarsi in più luoghi nello stesso momento, la
parola deriva dal latino ubique che significa “in ogni luogo”. … ).
Nel primo tempo, poche emozioni; da segnalare, verso la mezzora, una fucilata di Piantadosi che costringe Casali alla difficile deviazione in angolo e, dopo cinque minuti, la premiata ditta Giorgi – Spirito restituisce la cortesia, costringendo Caruso a far lo stesso.
Poco dopo Giorgi lascia il campo per un leggero infortunio sostituito da Perugini.
Nel secondo tempo la musica cambia poco: etruschi che tentano manovre di sfondamento e difesa del Pomezia che mette argini e barricate in ogni dove. Una bella incursione di Bisozzi crea problemi, ma il tiro sorvola di pochi centimetri la traversa; due calci di punizione di Spirito (in piena trance agonistica) mancano di poco il vantaggio rossoblu; difese attente, impeccabili. Poco altro da riferire, se non ci fosse stata qualche incertezza di troppo da parte dell’arbitro Ruggiero di Roma che, sul finire della gara, “vede” un fuorigioco di Giammusso che, invece, si era involato pericolosamente verso la porta avversaria, partendo da posizione assolutamente regolare. I due Mister hanno commentato positivamente la prova delle loro squadre ed il morale, a fine partita, era alto per entrambe.
Attilio Rosati