La vittoria è una bella donna, pretenziosa e altera: la corteggi per settimane, aspetti, ti inventi cose mirabolanti, creative, a volte improbabili e poi quando meno te lo aspetti, eccola lì, che ti sorride ammiccante facendo di te il più felice degli uomini.
È quello che è successo ai ragazzi di Nazzareno, che dopo aver inseguito la gloria per tre settimane, la conquistano davanti agli occhi dei propri tifosi, contro uno dei più brutti clienti del campionato Eccellenza, quel Giada Maccarese di Mister Calce che vanta nel proprio organico giocatori del calibro di De Luca, Borghi, Bianchini, Porzio. Che dire degli etruschi: hanno giocato ciascuno la propria partita nella partita, Giammusso ha fatto perdere la testa a Bello, beccandosi un pugno e facendolo espellere; gli ospiti, “rognosi” fino alla fine, hanno tentato di vincere ad ogni costo, regalando, specie nella prima parte della ripresa, spunti di grande calcio; Spirito si è mangiato un goal nel primo tempo, che non è da lui, e poi si è riscattato servendo a Giorgi la palla decisiva del match; Casali si è esibito in una prestazione concentrata e volitiva, il rientrante Bellucci, al suo esordio, ha dato prova di grande carattere e esperienza, e tutti gli altri, ma proprio tutti, hanno dimostrato di aver ben compreso cosa significherà quest’anno disputare il campionato di Eccellenza.
Soffrire per vincere, soffrire per conquistare quella bella, altera, pretenziosa signora che si concede solo ai grandi.
Attilio Rosati