Gospel e spiritual con le loro atmosfere dense di magia e di spiritualità vestono di note l’attesa del Natale di Orbetello. Domenica 23 dicembre nella città toscana arriva la World Spirit Orchestra per un concerto che propone un entusiasmante viaggio tra jazz, gospel e blues, alla scoperta della canzone tradizionale americana.
L’appuntamento, voluto dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Orbetello Jazz Festival, avrà inizio alle ore 21.00, ad ingresso libero, nel Duomo di Orbetello.
Nata alla Casa del Jazz di Roma nel 2011, la World Spirit Orchestra è un’orchestra di voci diretta da Mario Donatone e da Gio’ Bosco, due artisti di grande esperienza internazionale che hanno collaborato con tantissimi solisti e gruppi neroamericani di gospel in Italia e in Europa.
Il repertorio dell’orchestra spazia nel gospel di varie epoche con tinte soul, jazz, world e pop. Ricca la produzione di spettacoli musicali con importanti esperienze televisive e teatrali che hanno portato la World Spirit Orchestra a esibirsi sui principali palcoscenici italiani e a collaborare con personaggi come Harold Bradley, Linda Valori, Neri Marcorè, Mario Biondi, Hajnal Nemeth, Claudio Boccaccini e tanti altri. Tra le produzioni gli spettacoli di teatro -musica come “Black History” e “Porgy and Bess” in versione corale con gli arrangiamenti del maestro Riccardo Biseo.
Mario Donatone è pianista e cantante. Nato a Roma il 25 marzo del 1963, è considerato uno dei migliori rappresentanti della più classica tradizione del blues, soul e jazz vocale in Italia. Solista e accompagnatore di molti artisti statunitensi di blues, soul e jazz, dal 1986 inizia una collaborazione con il jazzista e musicologo Francesco Forti, con il quale esplora le radici della musica afroamericana che diventa poi uno dei suoi più definiti ambiti di ricerca artistica. Il suo percorso come solista va in parallelo con le tante collaborazioni e con la sua ricca attività discografica.
Gio’ Bosco nasce a Genova il 9 marzo del 1958. Diplomata al conservatorio di Santa Cecilia in canto jazz ha studiato canto classico e pianoforte. Ha approfondito lo studio della vocalità popolare nel laboratorio di Giovanna Marini e quello sulla vocalità afro-americana con Mario Donatone. Cantante e interprete che nel corso della sua carriera ha profuso il suo impegno artistico in vari filoni stilistici, predilige una ricerca verso l’autenticità dell’espressione spontanea del canto popolare in diverse culture.