Riceviamo e pubblichiamo
La commissione regionale di garanzia, a maggioranza, ha deliberato la sospensione dal PD del consigliere alla Regione Lazio Enrico Panunzi, dell’ex segretario regionale e deputato Alessandro Mazzoli e di alcuni giovani protagonisti della vita civile e politica di Viterbo, tra cui Andrea Cutigni, capolista di una lista civica di centrosinistra che ha raccolto un grande consenso.
“Una scelta sbagliata, spinta da un presidente di parte, che non si è minimamente posto il problema di come provare a ricomporre i conflitti che da tempo lacerano il partito cittadino. E’ un’idea malata quella di usare la burocrazia interna per soddisfare le ansie di correnti che, alla prova dei fatti, risultano del tutto inadeguate a tenere unita la nostra comunità politica. Se quello di oggi è un partito arido, respingente e in forte crisi, lo dobbiamo anche alle degenerazioni della vita interna. Ma cosa altro deve accadere per capire che così non si va da nessuna parte?”, E’ quanto dichiara in una nota Marco Tolli, membro della assemblea regionale del PD Lazio e coordinatore dell’area politica Campo Democratico.
Gli fa eco Foschi, vicesegretario regionale: “Un partito che risolve problemi politici con sentenza, e sospende degli eletti per mesi durante il periodo congressuale è un partito da rifondare totalmente. Solidarietà alle vittime di una logica sbagliata frutto dell’idea che i problemi politici si risolvano a maggioranza con le sentenze dei garanti”.