Riceviamo e pubblichiamo
Si sono conclusi i lavori di ordinamento e inventariazione dell’archivio storico delle Saline di Tarquinia, a cura di Beatrice Fochetti, con la direzione scientifica di Maria Emanuela Marinelli.
Questa importante iniziativa culturale, voluta e finanziata dalla Soprintendenza archivistica del Lazio e dalla Direzione generale per gli archivi, avviata nel 2012, in seguito alla cessazione dell’attività estrattiva nel 1997, vede oggi la sua realizzazione, con un ordinamento accurato e analitico su questa documentazione di estremo interesse, con carteggi conservati a partire dagli inizi del XX secolo.
Questo il programma della giornata e gli interventi previsti per presentare sabato 6 ottobre, alle 17 e 30, presso il Comune di Tarquinia, i risultati del lavoro:
” L’archivio storico delle Saline di Tarquinia: una miniera di informazioni ancora inesplorate”
Monica Grossi soprintendente archivistico e bibliografico del Lazio
Donato Tamblè dirigente MIBACT a r. – docente di archivistica
Inventario a cura di Beatrice Fochetti, schedatura a cura di Francesco Fochetti
Coordinamento scientifico Maria Emanuela Marinelli, Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio
Interviene Alessandra Sileoni, Società Tarquiniense d’ Arte e Storia “
Nel complesso delle Saline, trasformato nel frattempo in oasi naturale, venne concentrata e conservata tutta la documentazione relativa all’attività pregressa, in attesa degli interventi di ordinamento che oggi vedono la loro realizzazione.
Oltre ai normali carteggi di carattere giuridico-amministrativo di estremo interesse i disegni e progetti relativi alla costruzione e manutenzione del complesso sistema delle vasche evaporanti e di accumulo e quelli relativi alla progettazione e costruzione degli immobili che compongono il borgo insediativo delle Saline, tra cui quelli relativi al restauro e arredo della piccola chiesa.
Nel fondo archivistico si rinvengono anche gli schemi e i progetti delle macchine utilizzate per l’estrazione, lavorazione e confezionamento dei sali, le osservazioni e misurazioni di carattere ambientale e meteorologico, la commercializzazione e i rapporti con gli stabilimenti di distribuzione.
Nelle carte è testimoniata la vita di generazioni di famiglie che vissero grazie al lavoro del sale e della prosperità che le Saline contribuirono a dare alla comunità di Tarquinia.
La preziosità e unicità di esse è altresì accresciuta dal fatto che, ad oggi, fra tutte le ex saline appartenute al Demanio dello Stato, quello di Tarquinia, risulta essere l’unico archivio del genere riordinato e consultabile.
Gli storici potranno così accedere a una ulteriore e preziosissima fonte di informazioni, che in virtù del tipo di testimonianza, oltrepassa l’interesse locale e si inserisce nell’ambito degli studi di storia economica nel panorama dell’economia globale.