Si chiama Google Arts & Cultures e da qualche settimana è attiva e disponibile in tutto il mondo, su iOS e Android, dopo un periodo iniziale di rilascio limitato ad alcuni paesi: e subito è divenuta virale.
A cosa serve? In pratica, partendo da un selfie, l’app trova a ciascuno il proprio gemello… nella storia dell’arte: il suo concetto di fondo, infatti, sta nell’abbinato il selfie con il personaggio di uno delle migliaia di dipinti, foto, serigrafie e disegni catalogati dai musei di tutto il mondo e presenti nei database di Google.
L’app in realtà non nasce per divenire un gioco virale sulle somiglianze artistiche, ma è praticamente un viaggio virtuale per musei, gallerie e altri luoghi: circa 1.600, in totale, le istituzioni di tutto il mondo con cui Google Arts & Culture ha collaborato. Ed ha anche una funzione simile all’app Smartify che riconosce le opere d’arte tramite la fotocamera del telefono e offre informazioni sulla stessa.
“Cerchiamo sempre di trovare modi interessanti e interessanti per convincere la gente a parlare di arte, e l’idea dei selfie era uno di questi”, ha detto il portavoce di Washington Patrick Lenihan al Washington Post. La app ha accumulato oltre un milione di download e quasi 80 milioni di somiglianze.
Non solo: al di là della curiosità per i propri selfie, gli utenti hanno iniziato a testare la app anche su immagini di personaggi famosi: i risultati sono stati, in alcuni casi, esilaranti!