Riceviamo e pubblichiamo
Si è concluso nel pomeriggio di domenica 1 luglio a Chambery, in Francia, il IV torneo internazionale “Duchi di Savoia”, competizione di prestigio che ha richiamato nella capitale della Savoia ginnaste e famiglie da ogni parte del mondo: Svizzera e Olanda fra le nazioni più vicine, ma anche rappresentanze da Hong-Kong, Dubai, Singapore e Kazakistan. Bambine e ragazze che, andando oltre le differenze linguistiche, hanno portato in pedana una passione comune, quella per la ginnastica ritmica.
La A. S. D. Arteritmica ha partecipato con tre ginnaste: Chiara Perticarari, Federica Timperi e Lucrezia Filomeni. Le tre atlete tarquiniesi non si sono fatte intimorire dall’alto livello della competizione e con grinta hanno portato a termine delle buone esecuzioni. Gli esercizi, non esenti da piccoli errori, dovuti all’ansia per l’esordio su una pedana tanto importante, sono stati eseguiti al massimo delle capacità e con concentrazione fruttando così buoni piazzamenti nella classifica finale suddivisa per fasce d’età.
Chiara Perticarari, classe 2006, si è piazzata quinta con il cerchio. Federica Timperi, classe 2003, conquista l’ottavo posto alla palla. Infine, Lucrezia Filomeni, classe 1995, si aggiudica la settima posizione al cerchio. I tre esercizi, già presentati nel corso dell’anno ai campionati regionali prima e a quelli nazionali poi, sono stati modificati nelle ultime settimane alzando il livello di difficoltà per consentire alle atlete di competere quanto più possibile alla pari con le avversarie.
La tecnica accompagnatrice Serena Sileoni si dichiara felice e soddisfatta per l’esperienza e delle prestazioni delle ragazze che hanno avuto modo di incontrare ginnaste e tecniche di altri paesi, fra le quali Polina Averina, allenatrice della delegazione proveniente da Dubai e sorella delle gemelle russe regine mondiali e olimpiche di ginnastica ritmica. Un grazie speciale va all’amministrazione comunale, che ha sostenuto l’intera delazione tarquiniese, che ha visto la partecipazione anche di Luigi Timperi, e alle famiglie rimaste a casa che hanno permesso alle ragazze di vivere quest’esperienza sportiva altamente formativa.