“Cari amici di Virginio,
dopo mesi di attesa potremo salutarlo sabato 16 giugno alle ore 9:30 presso la Chiesa Santo Nome di Maria in via Centuripe 16. Grati per il vostro affetto e la grande vicinanza, I genitori, Chiara, Stefania e Micaela”.
Con queste righe, i familiari annunciano che dopodomani, appunto sabato 16 giugno, sarà possibile dare l’ultimo saluto a Virginio Nottola, il 50enne romano scomparso, ormai nove mesi fa, il 28 ottobre 2017, nelle acque a largo di Tarquinia. Uscito da un rimessaggio di Tarquinia Lido con la propria barca attorno alle 14 e 30, di lui si erano perse le tracce, con il natante ritrovato capovolto da un gommone che transitava in quel tratto di mare. Immediato l’allarme e l’avvio delle ricerche, con impegnati Vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Polizia, Carabinieri, Protezione civile ed AEOPC, senza però alcun riscontro.
Dopo interi giorni di ricerche e mesi di appelli – la vicenda era finita anche in tv, a “Chi l’ha visto?” – a gennaio il ritrovamento di uno scheletro sulla spiaggia di Sabaudia spinse gli inquirenti a ritenere che il corpo potesse essere proprio quello del 50enne romano invano ricercato a Tarquinia in autunno. Lo scheletro, infatti, aveva indosso una muta ed un salvagente del tutto simili a quelli indossati da Nottola il giorno della scomparsa: da lì il via agli esami ed accertamenti per definirne l’identità.
Ora arriva la nota dei familiari, affidata al profilo Facebook di Nottola, seguita dall’immediato cordoglio di amici e conoscenti.