Riceviamo e pubblichiamo
“Mazzola risponda con i fatti e non con le battute da avanspettacolo”. Pronta risposta dei consiglieri comunali del popolo della libertà Marcello Maneschi e Silvano Olmi, alle dichiarazioni del primo cittadino tarquiniese in merito all’installazione di cartelli stradali luminosi in prossimità degli istituti scolastici cittadini.
“Allo smemorato sindaco – dicono i due consiglieri di opposizione – ricordiamo la vicenda. Ad aprile scorso, vediamo che in viale della Repubblica è stato posizionato un cartello stradale di attraversamento pedonale dotato di luce lampeggiante. Essendo la strada poco trafficata, non riusciamo a capire il motivo di questa installazione. Poi qualcuno ci fa notare che nella zona risiede un assessore comunale. A questo punto chiediamo pubblicamente che analoghi cartelli siano messi in prossimità delle scuole, dove la loro utilità è certamente maggiore. Passano i mesi e l’amministrazione comunale installa finalmente i cartelli stradali. Ma, stranamente, lo fa senza tanta pubblicità e evitando i soliti annunci roboanti. Forse non si vuole dare risalto a uno dei tanti interventi chiesti dall’opposizione e allora bisogna necessariamente far passare tutto in sordina?
Si amministra con i fatti – proseguono Maneschi e Olmi – il sindaco risponda ai cittadini:
– Quando sarà installato il cartello stradale in prossimità della scuola media, visto che non sono ancora terminati i lavori di realizzazione del parcheggio all’incrocio tra circonvallazione Cardarelli e via le Rose?
– Quando inizieranno i lavori per la realizzazione della piscina profonda appena un metro e quaranta centimetri?
– Quando sarà terminato il teatro?
– Quando interverrà l’amministrazione comunale per fermare la strage delle palme colpite dal punteruolo rosso?
– Quanti posti di lavoro ha creato con i 15 milioni ottenuti dall’Enel quale compensazione per la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia?
Il sindaco – concludono i due consiglieri – risponda a queste domande. La cosa pubblica non si amministra con battute da avanspettacolo che non fanno ridere.”