Che Tarquinia aspetti, da anni, un teatro – la cui costruzione è in corso da tempo immemore, anche se pare possa esser vicina, finalmente, l’apertura delle porte – lo sanno praticamente tutti. Forse sono in pochi, però, a sapere quanto incidente fosse il ruolo del teatro in città – ed in tante altre realtà del Lazio – nel diciottesimo secolo: lo racconta oggi una mostra digitale, comodamente consultabile on line, dal titolo “Il Teatro nel Lazio: 1798-1870“, che raccoglie ed organizza, in maniera interattiva ed originale, fonti archivistiche, artistiche e bibliografiche per la storia degli spazi pubblici e privati e delle attività teatrali nei territori del Lazio durante il Risorgimento.
Ne ha parlato a lextra.news Daniele Mattei, che oltre ad averla ideata e ad aver portato avanti l’opera di ricerca, ne ha curato la realizzazione grafica e lo sviluppo web: una chiacchierata che, partendo dalla struttura della mostra, spazia su Tarquinia, parlando di quelli che erano, in passato, gli spazi teatrali cittadini, passando a figure di spicco come Luigi Dasti e finendo con un passaggio anche sulla banda cittadina “Giacomo Setaccioli”.
la mostra, promossa dall’Archivio di Stato di Roma e dalla Regione Lazio, presenta i risultati del censimento delle fonti riguardanti la storia del teatro nel Lazio, condotto negli archivi e nelle biblioteche dei comuni di Frosinone, Gaeta, Genzano, Magliano Sabina, Rieti, Sezze, Sora, Tarquinia, Velletri e Viterbo, scelti come casi significativi della realtà culturale della Regione Lazio.