Riceviamo e pubblichiamo
L’Università Agraria continua nella sua opera di ascolto della Città e dei concessionari. Dopo l’Assemblea pubblica sul nuovo regolamento per la Concessione delle Terre, si è tenuta una nuova assemblea con i concessionari degli orti dell’Università Agraria.
“Obbiettivo – spiega il giovane Assessore Gino Stella – ascoltare le preoccupazioni e le esigenze dei concessionari, smentire illazioni ed invenzioni sulla dismissione degli orti e rilanciare un generale e progressivo processo di riqualificazione delle aree interessate”.
“È intenzione dell’Ente – prosegue Stella – seguire e monitorare insieme ai concessionari le situazioni caso per caso. Ingiusto generalizzare, occorre punire chi ha sbagliato e rimuovere quello che è contrario ai regolamenti. Abbiamo dato piena disponibilità agli ortolani, apriremo uno sportello loro dedicato dove segnalare, richiedere e chiarire ogni loro dubbio.
Tante, troppe le voci ad arte confezionate sugli orti. Politici mal informati hanno generato allarmismo ingiustificato. La nostra trasparenza è totale. Abbiamo spiegato che non c’è nessun intento di dismissione, anzi vogliamo migliorare e potenziare strutture che di fatto danno utilità sociale oramai riconosciuta.
Le assemblee pubbliche su argomenti di interesse diffuso sono strumento utile, che garantisce partecipazione come dimostra il gran numero di presenti che hanno affollato le sale dell’Università Agraria in questa occasione.
La gran parte degli utenti si è dimostrata rispettosa dei regolamenti e attenta alla finalità, come in ogni campo vi sono furbi che hanno abusato della situazione e la tolleranza zero è rivolta soprattutto a questi ultimi. La presenza di animali, oggetti che possano configurarsi come rifiuti, la tutela delle aree limitrofe con particolare riguardo alle forme di scolo, sono stati elementi oggetto dell’assemblea, oltre alle piccole costruzioni ivi presenti”.
“Ci dispiace – conclude Stella – per coloro i quali prevedevano una riunione turbolenta, evidente che il popolo non crede alle favole che taluno propinava, il successo dell’incontro dimostra che il meccanismo partecipativo funziona e non bisogna mai avere paura del confronto”.