Riceviamo e pubblichiamo
L’antico sito archeologico romano e medievale di Ferento, a pochi chilometri di ditanza da Viterbo (bivio al km 6 della strada Teverina), da tre anni visitabile grazie all’impegno dei volontari dell’associazione Archeotuscia onlus di Viterbo, resterà aperto alle visite per tutto il periodo delle feste di Pasqua.
L’accesso all’area sarà possibile sabato e domenica dalle 10 al tramonto, da martedì a venerdì della Settimana Santa dalle 14 al tramonto, sabato 31 marzo dalle 10 al tramonto. Aperture sono previste anche per la giornate di Pasqua e Pasquetta ( 1 e 2 aprile) sempre dalle ore 10 al tramonto. A seguito dell’entrata in vigore dell’ora legale anche successivamente al periodo pasquale l’apertura dell’area archeologica avverrà dal martedì al venerdì dalle 14 al tramonto, sabato e domenica dalle 10 al tramonto. Lunedì chiuso. L’ingresso è gratuito (libera offerta).
Dei trenta ettari sui quali si estendeva l’antica città romana di Ferento, prima romana e poi medievale, è possibile visitare una parziale, ma significativa area comprendente, oltre il famoso teatro, le antiche terme, il decumano (tratto urbano della Ferentiensis) e, dopo un recente intervento, anche la “domus” che era composta da 21 stanze. La città di Ferento, distrutta dai viterbesi nel 1172, è famosa per aver dato i natali all’imperatore Marco Salvio Otone, che regnò nel 69 d.C., nonché a Flavia Domitilla, moglie dell’imperatore Vespasiano e madre di Flavia Domitilla Minore, Tito e Domiziano, questi ultimi entrambi imperatori di Roma.
Continua l’impegno dell’associazione Archeotuscia, insieme a Comune di Viterbo, Soprintendenza dell’Etruria Meridionale e la Famiglia Vergati proprietaria dell’area, per riportare il sito archeologico al suo antico splendore.