Riceviamo e pubblichiamo
“L’episodio della donna di Bagnore che si è vista staccare la luce è solo uno dei tanti di questo comune: il disservizio postale è stato al centro anche di una nostra mozione in Consiglio per impegnare il Sindaco nei confronti di Poste Italiane a garantire un servizio dignitoso di tale nome.
Ma dove sono finiti i proclami di questo Sindaco che, felice e contento, si vantava di aver “salvato” gli uffici postali del nostro comune? Le operazioni di marketing di questa Amministrazione comunale hanno davvero le gambe corte e si scontrano con la realtà delle cose che è molto diversa da quello che vorrebbero far apparire questi signori.
Ci sono molti altri casi che si sono visti staccare la luce, anche per indigenza, ed il Sindaco se ne è accorto per niente? E cosa ha fatto, a parte sfruttare il suo ruolo istituzionale e utilizzare il sito del Comune per annunci di partito? È inaccettabile che in un comune di 2600 abitanti e fra i più ricchi della provincia di Grosseto e dell’Amiata succedono queste cose.
Visti i milioni di euro che questo comune incassa ogni anno da Enel, Acquedotto e Ato, noi proponiamo di istituire un fondo di solidarietà per far fronte e per sostenere le tante famiglie e persone residenti e italiane che vivono al limite della povertà proprio a Santa Fiora e che, in alcuni casi, non hanno nemmeno la luce.
Il Sindaco sembra vivere in una realtà parallela, ma gli consigliamo vivamente di scendere dal piedistallo e di pensare più a questo comune e meno alle stupidaggini e alle realizzazioni di mega appalti inutili e costosi per i cittadini.
Sbandierare riconoscimenti sul turismo quando a Santa Fiora non c’è nemmeno un albergo funzionante e quando ci sono casi di difficoltà reale, è una operazione da bottegai che dimostra, ancora una volta, la lontananza di questa Amministrazione comunale dai bisogni reali della gente”.
I Consiglieri Comunali Un Comune per Tutti
Riccardo Ciaffarafà
Giacomo Albertini
Paolo Vichi