Lettera al direttore: “Quei giochi sono pericolosi”

Riceviamo e pubblichiamo

Caro direttore,

Il maniglione dell'altalena del Parco delle Mura

qualche giorno fa mi trovavo all’interno dell’area “attrezzata” con giochi per bambini del “Parco delle Mura”. Ero lì in compagnia di un’amica e di suo figlio: un bambino, appunto. Ci eravamo recati in quel giardino proprio per permettere al ragazzino di poter giocare per qualche minuto in libertà, lontano dalla strada per poterlo così sorvegliare senza affanni e con il conforto di un minimo d’ombra.

Nell’area, dicevo, si trovano alcuni “attrezzi” per giocare. Tra questi un’altalena a bilanciere sulla quale il bambino si è seduto insieme ad un altro compagno di giochi trovato per l’occasione. Mentre i due si divertivano un mondo a fare “su e giù” il figlio della mia amica è scivolato ed è finito in terra.

Fin qui niente di particolare ma, quando la mamma del bambino è accorsa per soccorrerlo, si è accorta che il piccolo si era procurato due profonde escoriazioni all’interno delle cosce.

Le ferite del bambino

Non capendo bene come potesse essersi prodotto quelle dolorosissime ferite, abbiamo controllato l’”attrezzo” che è provvisto, oltre che di due pneumatici terminali aventi funzioni da ammortizzatori per il contatto a terra delle estremità del bilanciere, di due “maniglioni” che dovrebbero consentire una presa salda e sicura per far mantenere ai bambini l’equilibrio sull’asse oscillante.

Il dettaglio della vite mancante

Ebbene, ci siamo accorti che ad entrambi i “maniglioni” mancavano le viti centrali che dovevano assicurarli solidamente al legno di cui è fatta l’altalena. Ed è stato proprio l’incerto “fissaggio” la causa del doloroso incidente subito dal bambino. Infatti, quando egli, in procinto di cadere, ha tirato istintivamente a sé il “maniglione” la sottostante flangia metallica d’appoggio, che doveva essere fissa mentre non lo era affatto, si è chiusa come una pinza sulla parte interna delle cosce.

Le altalene del Piazzale Europa

Superati gli istinti del momento, il pianto dirotto del bambino, la giusta e sacrosanta alterazione della signora madre, per un mio, personale scrupolo mi sono recato a controllare le altre attrezzature di giochi presso il giardino comunale di viale Luigi Dasti.

Anche lì ho trovato analoghe situazioni di degrado e pericolosità dei giochi per bambini che ho documentato come meglio potevo con alcune immagini scattate con il telefono cellulare, che le allego a documentazione.

Spero che questa mia, unitamente alle foto possa costituire un sollecito stimolo per chi, di dovere, ha in capo la responsabilità dei luoghi pubblici e, ancor prima, la tutela per la sicurezza dei bambini che vi si recano per giocare e non per uscirne feriti.

Grazie per l’ospitalità.

Lettera firmata

Di seguito alcune altre immagini inviateci