In un quadro internazionale caratterizzato dalla crescita dell’economia statunitense e dell’area euro, l’economia italiana accelera sostenuta da una crescita diffusa tra i settori produttivi e dall’aumento dell’occupazione. L’indicatore anticipatore mantiene un’intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita.
Il quadro internazionale Nel secondo trimestre 2017 l’economia USA ha confermato l’accelerazione dell’attività economica: la seconda stima del Pil ha evidenziato una revisione al rialzo della variazione congiunturale (+0,8% da +0,6%). La crescita è stata trainata prevalentemente dalla spesa per consumi delle famiglie e dagli investimenti fissi non residenziali, dalle esportazioni e dalle scorte mentre gli investimenti residenziali hanno fornito un contributo negativo. Nel mese di luglio, i lavoratori del settore non agricolo sono aumentati di 209 mila unità, un numero leggermente inferiore rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente migliorato raggiungendo il 4,3%.
L’evoluzione dell’economia statunitense è attesa proseguire sugli stessi ritmi di crescita: secondo il Conference Board, l’indicatore anticipatore relativo al mese di luglio è in leggero rialzo. Ad agosto la fiducia dei consumatori ha registrato un ulteriore incremento con giudizi positivi in particolare sulla situazione economica corrente. Nell’area euro si consolida la crescita: la revisione della stima preliminare del Pil relativa al secondo trimestre ha confermato l’accelerazione rispetto al trimestre precedente (+0,6% rispetto al +0,5% del primo trimestre) sostenuta dall’ espansione in Spagna (+0,9%) e in Austria (+0,8%). Gli indicatori anticipatori e coincidenti del ciclo economico continuano a mostrare un andamento positivo. Nel mese di agosto l’Economic Sentiment Indicator ha segnato un aumento rispetto al mese precedente (Figura 1). Il clima di fiducia è migliorato sia nella manifattura, trainato dalle attese sulla produzione futura, sia nei servizi. Anche la fiducia dei consumatori ha mostrato un’evoluzione positiva sostenuta dalle aspettative sulla situazione finanziaria futura. Ad agosto l’indicatore euro-Coin si è rafforzato condizionato positivamente dal ciclo economico dell’industria e da un maggior ottimismo dei mercati solo in parte controbilanciato dagli effetti negativi dell’apprezzamento del cambio. Negli ultimi giorni di agosto il tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro ha raggiunto il valore massimo dall’inizio dell’anno di 1,2; in media la variazione rispetto al mese precedente è stata pari al +2,5%. Nello stesso periodo le quotazioni del Brent hanno continuato a registrare una dinamica positiva (+5,6%) rag-giungendo in media i 51,9 dollari al barile (da 49,2 del mese di giugno). I dati del Central Plan Bureau mostrano una crescita del commercio mondiale in volume pari a +1,9% nel mese di giugno. Tale aumento è caratterizzato da un andamento positivo degli scambi in volume per le economie emergenti (+1,8%) e da un rallentamento delle economie avanzate (-0,3%).