Riceviamo e pubblichiamo
È in arrivo nel Lazio una nuova tornata di circa 14mila lettere indirizzate a quei contribuenti che, secondo i dati in possesso del Fisco, non hanno dichiarato in tutto o in parte, nel 2014, alcune tipologie di redditi percepiti nell’anno precedente. Anche questa volta si tratta di semplici comunicazioni, e non di avvisi di accertamento, inviate dall’Agenzia via posta ordinaria o via PEC. I centomila destinatari delle lettere in tutta Italia potranno giustificare l’anomalia o presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso, evitando così che un errore o una dimenticanza possano trasformarsi in un avviso di accertamento vero e proprio, che comporta il pagamento di sanzioni e interessi in misura piena.
Le lettere per provincia – I contribuenti della provincia di Roma, interessati da questi ultimi invii, sono 11.331. Sono 990 i contribuenti di Latina, 738 quelli di Frosinone, 536 di Viterbo e 230 di Rieti.
A chi sono indirizzate – Con questa tranche di comunicazioni l’Agenzia fornisce ai contribuenti persone fisiche informazioni su alcuni redditi, che, dai dati in possesso delle Entrate, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2014. In particolare, le informazioni da cui traggono origine le anomalie sono relative a:
– redditi dei fabbricati, derivanti dalla locazione di immobili, imponibili a tassazione ordinaria o soggetti a cedolare secca;
– redditi di lavoro dipendente e assimilati, compresi gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex coniuge;
– redditi prodotti in forma associata derivanti dalla partecipazione in società di persone o in associazioni tra artisti e professionisti e redditi derivanti dalla partecipazione in società a responsabilità limitata in trasparenza
– redditi di capitale derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali;
– redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e professionale;
– alcuni tipi di redditi diversi e redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionale;
– redditi d’impresa con riferimento alle rate annuali delle plusvalenze/sopravvenienze attive.
Cosa fare – Il contribuente che riceve una di queste comunicazioni troverà indicati tutti gli elementi che hanno originato l’anomalia, segnalata in un dettagliato prospetto informativo. Utilizzando le credenziali di Fisconline troverà nel proprio cassetto fiscale un prospetto informativo e, limitatamente ad alcune tipologie reddituali, avrà a disposizione un prospetto precompilato da utilizzare nella compilazione della dichiarazione integrativa. Tramite due link dedicati potrà quindi fare le correzioni in modalità assistita, inviare l’integrativa e stampare l’F24 per versare gli importi dovuti.
È possibile chiedere chiarimenti ai Centri di assistenza multicanale dell’Agenzia tramite i numeri 848.800.444 da telefono fisso e 06.96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”), oppure è possibile rivolgersi alla Direzione Provinciale di competenza.
Tutte le informazioni sulle lettere per la compliance sono disponibili in una nuova sezione dedicata sul sito dell’Agenzia, raggiungibile seguendo il percorso: Cosa devi fare > Compliance, controlli, contenzioso e strumenti deflativi > Attività per la promozione della compliance.