Riceviamo e pubblichiamo
Il Lazio è l’unica regione italiana che ancora non ha l’albo delle fattorie didattiche. La criticità è stata evidenziata nel corso dell’ultima assemblea degli imprenditori titolari degli agriturismi di Terranostra e Campagna Amica associati Coldiretti.
“Le aziende agricole che fanno didattica per le scolaresche sono centinaia nel Lazio. Altre sono pronte a cimentarsi in questa specifica attività formativa sempre più richiesta dalle scuole – spiega Cristina Scappaticci, responsabile regionale del movimento Donne Impresa – ma prima di strutturarsi per accogliere gli studenti attendono la legge regionale che deve disciplinare la materia con l’introduzione di un quadro di regole certe e con l’istituzione dell’albo degli operatori riconosciuti e abilitati”.
L’azienda che fa formazione resta realtà produttiva a tutti gli effetti e la didattica si colloca come una integrazione alle attività ordinarie. “In questi anni – aggiunge Scappaticci – le nostre aziende hanno ospitato migliaia di bambini e ragazzi di tutte le scuole di Roma e del Lazio, coinvolgendoli nelle attività agricole come la raccolta dei prodotti dell’orto, la semina di un campo e la cura degli animali. Visto il successo crescente di queste iniziative formative, che rientrano nella sfera delle molteplici declinazioni della multifunzionalità dell’agricoltura, è auspicabile che la Regione Lazio si attivi per recuperare un gap legislativo che inibisce il radicamento e l’ulteriore sviluppo delle fattorie didattiche e che ci penalizza rispetto ai nostri colleghi delle altre regioni”.