Riceviamo e pubblichiamo
Lunedì 27 marzo si celebrerà anche in Italia la Giornata Mondiale del Teatro, istituita a Parigi nel 1962 dall’International Theatre Institute dell’Unesco. Ogni anno, nei teatri e nelle realtà culturali che sostengono e aderiscono all’iniziativa, risuona un unico Messaggio, affidato a una personalità della cultura mondiale per testimoniare le riflessioni vive sul tema del Teatro e della Cultura della Pace. Dopo, tra gli altri, Jean Cocteau, Arthur Miller, Laurence Olivier, Jean-Louis Barraul, Peter Brook, Dimitri Chostakovitch, Maurice Béjart, Luchino Visconti, Richard Burton, Ellen Stewart, Eugène Ionesco, Umberto Orsini, Vaclav Havel, Ariane Mnouchkine, Augusto Boal, John Malkovich, i Premi Nobel Miguel Angel Asturias, Dario Fo, Pablo Neruda, Wole Soyinka, nel 2017 il messaggio è firmato da Isabelle Huppert, vincitrice di numerosi riconoscimenti (Premio César, European Film Award, Mostra di Venezia, Festival di Cannes e Berlino, David di Donatello, Nastro d’argento, Golden Globe) e candidata all’ultimo Premio Oscar come Miglior attrice Protagonista per la sua interpretazione in Elle di Paul Verhoeven.
Al Teatro Comunale di Cinigiano, in provincia di Grosseto, la lettura del testo dell’attrice francese aprirà la giornata dedicata a “Scrivere il teatro”, concorso indetto per il secondo anno dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Centro italiano ITI. Dalle 10.30, dopo i saluti di Fabio Tolledi (Presidente Centro Italiano ITI), Giulia Serinelli (Unesco Giovani), Romina Sani (Sindaco di Cinigiano) e Renato Corosu(Funzionario MIUR) e la premiazione dei tre testi segnalati, gli studenti e le studentesse dell’Istituto Omnicomprensivo De Gasperi Battaglia di Norcia metteranno in scena lo spettacolo “Ma c’è un emoticon per il terremoto?”. Lo spettacolo teatrale, che parte dai messaggi whatsapp che gli studenti si sono scambiati durante i terribili giorni del sisma, si è aggiudicato il primo premio per «l’originalità della drammaturgia», come si legge nella motivazione della giuria. «Un testo straordinariamente felice nel quadro generale del ripensamento necessario della funzione del teatro nella realtà contemporanee scandisce al suo interno il vissuto come un rosario della fragilità, ma anche un tempo poetico forte, imprevedibile, che arriva dalla trasformazione di una pagina eterea come quella del social in piattaforma creativa di teatro di comunità».
La giuria – composta da Lina Prosa (regista teatrale e drammaturga), Renato Gabrielli (drammaturgo, docente di drammaturgia Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano), Fabio Tolledi (regista teatrale e Presidente dell’International Theatre Institute – Italia), Giorgio Zorcù (regista teatrale e Segretario Generale dell’International Theatre Institute – Italia), Giuseppe Pierro e Renato Corosu (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) – ha segnalato, inoltre, Il triangolo solista della scuola primaria “Monsignor Petronelli” di Trani (Ba), Albero di classe della scuola secondaria di primo grado di Bucchianico (Ch), Ma quanto siamo bravi della scuola secondaria di secondo grado “Pietro D’Abano” di Abano Terme (Pd).
Il concorso “Scrivere il teatro” è nato per richiamare l’attenzione delle scuole sul teatro come forma artistica di elevato valore sociale e educativo, invitando gli studenti a misurarsi con la drammaturgia e la scrittura scenica. Quest’anno sono state quasi 300 le scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta Italia che hanno partecipato con un proprio testo originale. La tematica delle opere teatrali che hanno partecipato si è incentrata su argomenti di valenza sociale, finalizzate a sviluppare e promuovere pratiche di conoscenza e di integrazione tra le diversità culturali. Le scritture teatrali testimoniano quanto sia forte e profondo il legame tra Scuola e Teatro e quanto sia fondamentale questo rapporto, che diviene presidio di civiltà in un’epoca ancora una volta ferita da guerre e conflitti.
In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, da quattro anni si festeggia anche la Giornata Nazionale di Teatro in Carcere. In Italia, l’appuntamento principale si terrà (dalle 15) nel foyer del Teatro Goldoni diVenezia con un incontro sul teatro in carcere e sul progetto teatrale Passi Sospesi di Balamòs Teatro alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca. Sarà un’occasione per fare una riflessione sul ruolo del teatro in carcere e confrontarsi sul rapporto tra il carcere e il territorio per capire se, e come, la società possa contribuire nel percorso rieducativo della pena. L’evento è promosso dal Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, con il sostegno del MIBACT.
Fondata nel 1948 a Praga, da esperti di teatro e danza dell’UNESCO, l’International Theatre Institute, unica organizzazione non governativa, operante in ambito culturale, in relazioni formali con l’UNESCO, è presente con Centri Nazionali in circa 100 Paesi, ed ha come obiettivo lo sviluppo di pratiche di cooperazione tra artisti e istituzioni teatrali a livello internazionale, per consolidare collaborazioni tra operatori culturali di tutto il mondo e favorire il dialogo interculturale. Mission primarie dell’ITI sono la promozione della pace attraverso l’arte, il sostegno dell’innovazione nelle arti performative, la valorizzazione delle diversità culturali, il rispetto dei diritti umani nel campo delle arti dello spettacolo. Tra le più note iniziative promosse a livello mondiale dall’International Theatre Institute figurano la Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo), l’International Dance Day (29 aprile), il Theatre of Nations, dove si sono esibiti per la prima volta in Occidente, dopo la seconda Guerra mondiale, l’Opera di Pechino, il Berliner Ensemble, il Teatro Kabuki, il Teatro d’Arte di Mosca.