Il 18 febbraio 1917, l’archeologo siciliano Giuseppe Cultrera fondava, divenendone presidente, la Società Tarquiniense d’Arte e Storia. Giunto a Tarquinia con l’incarico di allestire il Museo Archeologico Nazionale, studioso sempre attento ad evitare che le vestigia del passato andassero deturpate, ravvisò la necessità di fondare un’associazione che gli consentisse di attuare una profonda azione di tutela sui beni storici e artistici della città.
Ricordato da chi lo ha conosciuto come persona riservata ma rigorosa e profondamente dedita al suo lavoro, autore di importanti interventi di scavo ma anche di restauro di monumenti storici, Cultrera ha dato un contributo fondamentale alla ricerca e alla conservazione dei beni archeologici italiani.
Soprintendente alle Antichità ha diretto il Museo di Tarquinia insieme ai Musei di Villa Giulia e delle Terme, ha avuto incarichi a Salerno, Siracusa, Palermo e Genova. Queste sono solamente alcune delle tappe della sua lunga carriera che la S.T.A.S. intende ripercorrere in occasione dei cento anni dalla sua Fondazione, dedicando una giornata di Studi in memoria del suo fondatore.
Sabato 18 febbraio, dalle 9.30, nella Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, un nutrito gruppo di studiosi, docenti di vari atenei italiani, funzionari della Soprintendenza e accademici parteciperanno all’incontro, a cui saranno presenti tra le autorità anche Vito Fornaro e Laura Turcis, Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, paese natale di Cultrera.
Al termine del convegno, alle ore 17.30, sarà presentato il volume “Fascino etrusco nel primo Novecento, conversando di arti e di storia delle arti”, a cura di Giovanna Bagnasco Gianni (Università degli Studi di Milano). Alla presentazione interverranno il Direttore della British School at Rome, Christopher Smith, e Marie-Laurence Haack dell’Université de Picardie “Jules Verne” di Amiens.