Il lunedì, già di suo, è un ostacolo difficile per chiunque, ma a quanto pare ci sono lunedì e lunedì, e quello che stiamo vivendo oggi sarebbe proprio un “Blue Monday”, il giorno più triste dell’anno. Ma anche sul tema si accende la discussione: verità o bufala?
Secondo alcune fonti, a fissare il terzo lunedì di gennaio come la giornata più buia e difficile, dal punto di vista umorale, dell’anno sarebbe proprio la matematica: ad inizio secolo, infatti, Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, ha elaborato – a metà tra serio e giocoso – una complicata equazione (che nel calderone degli ingredienti tristi mette variabili come il meteo, i sensi di colpa per i soldi spesi per i regali di Natale,la mancanza di soldi in attesa del prossimo stipendio, la presa di coscienza dei propositi per l’anno nuovo) che fissa esattamente il giorno più cupo dell’anno.
Tutto falso, asseriscono altri: quella del “Blue Monday” è una bufala, legata ad una campagna pubblicitaria di Sky Travel del 2005. Tanto che la stessa università di Cardiff ha preso le distanze dalla vicenda, chiarendo – come se servisse – che certo una teoria del genere non potrebbe avere alcun fondamento matematico o scientifico. Lo stesso Arnall, spiegano dal Galles, non era esattamente uno “psicologo dell’università”, ma un tutor che lavorava in una scuola ad essa collegata.
Verità o finzione, il grigio freddo di questi giorni in Italia non aiuta a colorare questo lunedì. Poi si può discutere se sia più triste un lunedì di metà gennaio – quando all’orizzonte, anche se lontani, si intravvedono marzo e la primavera – o una giornata di inizio novembre, con l’estate definitivamente alle porte e mesi di scuola, lavoro e freddo da affrontare.
Ad ogni modo, state tranquilli: il mondo della comunicazione non poteva non inventare anche un “Happiest Day”, un giorno più felice dell’anno con cui bilanciare la fatica odierna: l’appuntamento, per chi vuole festeggiarlo, è attorno al solstizio d’estate, fra il 21 e il 24 di giugno.