Attentato alla sicurezza dei trasporti, truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio e falso: è questo l’elenco delle accuse che la Guardia di Finanza rivolge ad un gruppo di imprenditori e dipendenti Cotral – circa cinquanta, tutti finiti sul registro degli indagati – che per anni avrebbero dichiarato gli autobus perfettamente funzionanti, quando in realtà la manutenzione non veniva effettuata e i mezzi finivano per circolare senza gli standard di sicurezza o subendo continui guasti.
Un’indagine che impegna il comando provinciale di Roma da oltre due anni – e il cui avvio nasce dalla denuncia presentata dalla stessa Cotral, insospettita dai continui guasti e conseguenti disagi – che porta nell’occhio del ciclone alcune società appaltatrici – accusate testualmente di condotta “reiterata e spudorata” – che, con la complicità dei dipendenti del Cotral, avrebbero certificato la manutenzione, incassando somme per prestazioni in realtà mai eseguite. Scattate anche le manette per il titolare di una società affidataria dell’appalto per la manutenzione e riparazione degli autobus.
Il risultato delle indagini porta a scoprire particolari e dettagli anche inquietanti: compresa la sostituzione di pezzi non già con degli originali, ma con pezzi di ricambio usati e ripuliti – addirittura anche quando i pezzi erano forniti dall’azienda stessa, questi venivano rivenduti mentre sui mezzi si montava un ricambio usato – il tutto relativo anche a parti importanti del mezzo, su tutti il sistema frenante.