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Riceviamo e pubblichiamo
Convegno-dibattito tra relatori e studenti: le ragioni del Sì e del No in vista del prossimo referendum all’IIS Vincenzo Cardarelli.
Accogliendo una richiesta formulata dagli alunni delle classi quinte e sostenuta anche dai rappresentanti degli studenti in sede di Consiglio d’Istituto, si è svolto martedì scorso al Cardarelli un confronto sulle ragioni dei due schieramenti al Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. Di fronte agli studenti maggiorenni che voteranno nella tornata referendaria si sono confrontati due esperti di diritto costituzionale: la dott.ssa Flavia De Gregorio, avvocato costituzionalista aderente ai “Giovani giuristi per il Sì” e il prof. Roberto Zaccaria, docente di diritto costituzionale all’Università di Firenze (nonché ex-presidente della RAI), schierato sul fronte del No.
Va sottolineato che gli studenti, per questo incontro, hanno utilizzato le due ore di assemblea di classe di cui dispongono ogni mese, dimostrando maturità e volontà di fare scelte consapevoli nel loro nuovo ruolo di cittadini-elettori. La scuola, dal canto suo, ha voluto rispondere a questa necessità formativa con un’informazione che fosse il più possibile qualificata ed imparziale. L’incontro è stato coordinato dalla prof.ssa Cinzia Brandi ed è stato un vero successo. Infatti, come raramente accade nei dibattiti, tra i due relatori c’è stato rispetto delle idee e alle domande degli studenti è stato risposto in maniera esauriente, nessun relatore o studente si è sovrapposto dialetticamente all’altro, come spesso purtroppo accade invece in certi spettacoli televisivi, sicuramente non educativi.
Nell’ambito dell’incontro sono stati affrontati i punti referendari, i relatori hanno messo in luce le ragioni del “sì” e del “no” chiarendo cosa cambierà purtroppo, o magari, se passerà il sì: cosa significa il bicameralismo paritario; come si realizza, cosa si sostituisce al senato, rapporto tra Stato e regioni, le autonomie, il ruolo del Governo, Legge di iniziativa popolare portata a 150.000 firme e tanto altro. Entrambi i relatori hanno sottolineato come le riforme si debbano fare e siano necessarie, ma ognuno ha presentato le sue modalità , chiaramente opposte.
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