Riceviamo e pubblichiamo
Domenica 13 novembre alle ore 16,30 , per gli incontri musicali di Cin’ è Musica Concerto, a cura dell’Officina dell’Arte ‘Sebastian Matta’, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili, da un’idea di Dino Alfieri, Piero Nussio, Pino Moroni, nella sala consiliare del palazzo comunale è in programma “New York, New York”, concerto jazz del duo Tarenzi – Pierotti. Il programma prevede arrangiamenti di standard jazz per duo pianoforte e contrabbasso, con brani famosi quali Matrix (Corea), Broadway (Woode), No moon at all (Mann), In your own sweet way (Brubeck), Someday my prince will come (Churchill).
Roberto Tarenzi diplomato ai corsi di jazz di Milano, dopo studi con Ray Santisi, Franco D’Andrea, Enrico Pieranunzi ed Enrico Intra. Ha fatto concerti con Dave Liebman, Max Roach, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani e con i migliori musicisti della scena italiana. Intensissima la sua attività di registrazione. Svolge attualmente attività concertistica internazionale. Francesco Pierotti diplomato in contrabbasso presso l’Istituto superiore di Studi Musicali di Terni. Ha frequentato diverse situazioni musicali, dal classico al jazz, al pop. Ha lavorato con musicisti come Fabrizio Bosso, John B. Arnald, Carlo Atti, Greg Burk. Si è esibito in alcuni dei più importanti jazz club (Alexander Platz, Charity Cafè, BeBop). Ha suonato in Festival come Umbria jazz, Villa Celimontana, Casa del Jazz. Ha realizzato registrazioni con etichette quali Zone di musica, Musicando jazz e Abeat record.
A seguire il film “New York, New York”: storia di due giovani artisti, un sassofonista (Robert De Niro) ed una cantante (Liza Minnelli), che dal settembre 1945 ( fine della guerra) scalano le vette della notorietà con alterne vicende. La cantante Francine Evans diventa una diva della canzone con concerti di grande successo arrivando anche al cinema. Il sassofonista Jimmy Doyle, dopo un periodo sfortunato, diventa un idolo del jazz. Ma la loro vita privata, da sposati con un figlio, non è delle più felici per i profondi contrasti di carattere. Una grande regia di Martin Scorsese, ottimi interpreti, una sontuosa colonna sonora (tema New York, New York) di John Kander, ne hanno fatto un film cult con una magica atmosfera anni ‘40/’50.