Riceviamo e pubblichiamo
In via del tutto eccezionale, martedì 26 luglio, alle 19, apre ai visitatori il sito archeologico Podere Marzuolo dove sono impegnati in un nuovo progetto scientifico 20 archeologi provenienti dalle università di Cambridge, Arkansas (US), Melbourne, Cornell, Groningen (NL). Rhodora Vennarucci è il direttore sul campo di scavo, Astrid Van Oyen il direttore scientifico. L’escursione prevede la partecipazione del team di studiosi che per l’occasione saranno a disposizione dei visitatori per illustrare il progetto.
Chi fosse interessato a partecipare ricordiamo che l’appuntamento è alle 19 direttamente a Santa Rita, all’ingresso del sito archeologico. Per chi non conosce la zona, invece, il ritrovo è a Cinigiano, piazza Bruchi alle 18 e 45. La visita durerà circa un’ora. Si consiglia abbigliamento comodo.
“I precedenti studi – spiega Astrid Van Oyen direttore scientifico – hanno mostrato che sul sito archeologico Podere Marzuolo c’era una produzione di un tipo di ceramica romana che si chiama terra sigillata. Una ceramica fine, da mensa, di un colore rosso brillante con cui venivano realizzati piatti e bicchieri, molto diffusa nell’intero mondo romano. La produzione di queste ceramiche si concentrava di solito nei centri urbani, poiché erano nella condizione migliore per accedere ad un’ampia distribuzione. E’ stata una vera sorpresa, quindi, per noi scoprire che una zona rurale come Podere Marzuolo ospitava un sito produttivo di queste ceramiche. Con questo nuovo progetto scientifico stiamo indagando per scoprire di più su questa produzione e per capire meglio le diverse fasi cronologiche del sito. Durante gli scavi iniziati i primi di luglio abbiamo aperto due aree di 10 metri per 10, dove abbiamo trovato una situazione complessa e diacronica: appare una fase medievale che sembra essere stata molto importante e una tardo repubblicana, che risale al primo secolo avanti cristo. Abbiamo rinvenuto oggetti in ceramica e in vetro ma anche delle monete. La cosa interessante è che si tratta di un sito produttivo che non nasce per caso: era una scelta precisa investire in questo luogo. Speriamo di ricevere la concessione anche per l’anno prossimo e di rimanere in questo sito altri 4 anni per poter rispondere attraverso lo studio di Podere Marzuolo a nuove domande scientifiche sulla produzione di ceramica in epoca romana e conoscere meglio i loro modelli economici”.