Riceviamo e pubblichiamo
Una serata speciale per ricordare un grande artista italiano che ci ha abbandonato troppo presto: durante la serata organizzata per la rassegna estiva “Gasometro 2016”, il grande evento dell’Estate Romana, il sentito omaggio al fumettista Andrea Pazienza, a 60 anni dalla sua nascita. L’artista, scomparso nel 1988, è stato ricordato con la proiezione di “Paz!”, film di Renato De Maria. Il regista, per l’occasione, ha inviato un videomessaggio, toccante e delicato, per ricordare l’artista e quella grande esperienza professionale. Ospite d’eccezione Claudio Santamaria, che ha ricordato Andrea con queste parole:
“Ricordo con estremo piacere quel mix di genio e sregolatezza. Andrea è stato uno dei migliori, quando ancora il fumetto era archiviato a settore di nicchia, prima ancora del boom attuale. Un precursore di tanti altri celebri di oggi, Zerocalcare in primis. Lui ha rappresentato nei suoi personaggi disagi e speranze, prospettive e crisi dei giovani degli Anni Settanta e Ottanta. Personificare uno dei suoi personaggi più celebri, Pentothal, fumettista e studente fuori corso al D.A.M.S. è una di quelle esperienze professionali che porterò più nel cuore”.
Durante la serata, nello spazio tra il Ponte della Scienza e l’ingresso del teatro, i giovani artisti allievi della Scuola Romana dei Fumettihanno anche eseguito dal vivo disegni omaggio all’artista d’adozione pugliese. E poi, ancora videoproiezioni e filmati nel cinema di Gasometro,che hanno raccontato l’opera di Andrea. Tra gli ospiti presenti all’evento, anche l’attrice Mita Medici, che ha assistito a tutta la proiezione, per poi fermarsi con l’amico Andy Luotto per assaggiare alcuni dei piatti del suo ristorante, presenti nell’area del Gasometro.
Durante la nostra intervista a Claudio Santamaria abbiamo scoperto, inoltre, qualche curiosità in più sul suo rapporto con i fumetti.
Innanzitutto la prima domanda, la più ovvia: chi è, per te, Andrea Pazienza?
Lui è un “Caravaggio”: è riuscito a catturare il linguaggio, anche a crearne uno nuovo, catturando perfettamente quegli anni di Bologna. E l’abbiamo trattato, sul set, come se fosse Shakespeare: non abbiamo cambiato nulla, c’era un rispetto assoluto per il suo genio.
Un tuo ricordo particolare sul Gasometro romano
Non era un quartiere che frequentavo da piccolo, ma questa struttura di ferro mi affascinava sempre. Il ricordo più forte era, però, per il film di Verdone “Troppo forte”: lui viveva qui.
Che rapporto hai con i fumetti?
Ho fatto il liceo artistico, sono sempre stato appassionato di fumetti, soprattutto di graphic novel. Li ho sempre comprati, da Manara a Pazienza. Al liceo compravamo L’Eternauta e Comic Art per informarci su quelli in uscita. Sin dalle scuole medie, invece, leggevo Dylan Dog, che ho collezionato, mentre addirittura prima leggevo Diabolik, ereditati da mio padre. Recentemente ho comprato il Caravaggio e i Borgia di Milo Manara.
Prossimi lavori.
E’ in montaggio il film “Brutti e cattivi”, commedia nera di Cosimo Gomez.