Riceviamo e pubblichiamo
E’ partita in questi giorni e si concluderà a metà luglio una nuova campagna di scavo al parco naturalistico e archeologico di Vulci. L’importante lavoro di riportare alla luce l’antica città etrusco-romana è coordinato da Maurizio Forte professore di studi classici e Arte, Storia dell’Arte e Visual Studies presso la Duke University, una delle università più famose e più prestigiose degli Stati Uniti, in collaborazione con il Comune di Montalto di Castro, la Fondazione Vulci e la Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale.
Il gruppo di lavoro sta minuziosamente scavando nella zona antistante il “Tempio grande”, a pochi passi dal criptoportico, un’area mai depredata prima e per gli studiosi è un elemento di indagine straordinaria. Gli scavi, che vengono eseguiti successivamente ad un laborioso studio effettuato tramite georadar e riprese aeree, stanno già facendo emergere un grosso edificio quadrangolare e altre strutture correlate di grande importanza storica. «L’elemento di maggiore novità – dichiara il professor Maurizio Forte – è che gli scavi pregressi si sono concentrati prevalentemente nelle necropoli, mentre la città non è stata indagata recentemente e questo chiaramente apre uno scenario nuovo per tutti». Durante la fase di lavoro si alterneranno 25 specialisti fra scavo e laboratorio che lavoreranno con scanner tridimensionale dedicato ai reperti ceramici. Poi, a scavo concluso, gli archeologi continueranno negli Stati Uniti per lo studio dei dati e la programmazione di una nuova campagna. L’attività degli studenti e degli specialisti è a costo zero per il Comune, la Fondazione Vulci e la Soprintendenza, in quanto la Duke University ha ottenuto un importante riconoscimento anche dalla rivista National Geographic.
«Ringrazio il professor Maurizio Forte per aver continuato a credere nelle potenzialità di Vulci – dichiara il sindaco Sergio Caci -. Portare studenti provenienti da così tante università è essenziale per il futuro sviluppo del parco. Gli importanti riconoscimenti sono una occasione sia per la Duke, sia per noi. Avere chi scava l’area di Vulci, senza pesare sulle casse comunali, è la scelta vincente per garantire agli studenti di fare pratica e a noi di riportare alla luce gli antichi splendori della città Vulcente».