Il sorriso felice e commosso della signora Lidia, moglie del professor Maurizio Donati, è l’immagine più emblematica della cerimonia conclusiva dell’undicesima edizione del Premio che, dal 1999 ad oggi, intende ricordare la figura di uno tra i più amati insegnanti delle scuole di Tarquinia, e del liceo in particolare.
Quella terminata domenica scorsa, con la premiazione presso il Monastero di Santa Lucia, è stata l’edizione che ha consacrato il Premio a livello nazionale: oltre settanta partecipanti, fotografie ed elaborati giunti da ogni parte d’Italia ed una due giorni conclusiva vivace e partecipata, con protagonisti soprattutto i ragazzi.
Come “apertivo” alla cerimonia vera e propria, infatti, sabato 21 maggio, presso la Sala Belli – suggestivo angolo espositivo nel cuore del centro medievale cittadino – è stata inaugurata la mostra di alcune delle fotografie giunte in concorso: quattordici scatti, un allestimento particolare, l’atmosfera adatta per valorizzare, quanto possibile, la qualità delle opere.
Apprezzatissimo, nell’occasione, è stato il viaggio nella musica zingara proposto e guidato da Alessandro Mengali e dalle sue compagne di musica, che hanno trascinato i presenti con le melodie e le suggestioni dei Balcani.
Domenica pomeriggio, poi, la consegna dei premi ai vincitori – uno per la fotografia e due, uno per fascia d’età, nella sezione narrativa – con la giuria che, nell’intento di sottolineare il valore di molte delle opere in concorso, ha scelto di procedere alla segnalazione di numerosi racconti, ritenuti meritevoli.
Nella prima fascia della sezione narrativa, quella riservata agli under 19, la vittoria è andata ad Angelo Scotti, giovane della provincia di Napoli autore del racconto Al ritorno dalla pesca; la segnalazione della giuria, invece, ha premiato Erika Cannone, di Rocca Priora, con Prenditi cura di me, ed alla tarquiniese Francesca Carosi con Fiori viola.
Nella seconda fascia, invece, ancora una vittoria – la quinta nel complesso – per il talento narrativo di Matteo Edoardo Paoloni: per la provocatoria penna tarquiniese, trionfante quest’anno con il testo Tricoteuses, pare sia finalmente in dirittura d’arrivo la stesura di un primo romanzo vero e proprio. A completare un’edizione trionfale per Tarquinia – gli scrittori della Città ottengono, nel complesso, tre menzioni, nonostante una foltissima partecipazione di autori di ogni parte d’Italia – la segnalazione per Riccardo Montesi, con L’improduttiva notte del signor C, di professione aspirante scrittore, mentre è di Palermo Carlo Loforti, segnalato per il racconto L’ultimo scatto.
Menzione speciale per l’atto unico teatrale, con l’opera Froci!, ad un’altra “vecchia conoscenza” del Premio, Niccolò Matcovich, già meritevole, lo scorso anno, dello stesso titolo: un talento, il suo, che già prende forma, a Roma, in una compagnia teatrale che – magari – potrebbe trovare nel futuro prossimo un palco anche a Tarquinia.
Nella fotografia, invece, la giuria del Premio Donati omaggia, con soddisfazione, gli scatti della giovanissima – appena quattordicenne – Chiara Vella, di Vercelli, che vince grazie al suo scatto L’universo di una goccia, che l’ha spuntata, in un duello di difficile soluzione per i giurati, su Marla, foto della romana Benedetta Ristori.
Alla cerimonia erano presenti il Dirigente scolastico dell’Isis di Tarquinia, Prof. Nicola Guzzone, il consigliere della Provincia di Viterbo, Alfio Meraviglia, l’assessore alla cultura del Comune di Tarquinia, Angelo Centini ed il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli, in rappresentanza degli enti che hanno patrocinato il Premio, organizzato da La Ripa Associazione Culturale in collaborazione con l’Isis di Tarquinia. Presente anche Gabriele Piva, affezionato sponsor del premio e proprietario del Toto’s Café.