Riceviamo e pubblichiamo
La Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio questa mattina ha consegnato un riconoscimento alla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale e alla Fondazione Vulci per le attività svolte nei progetti di produzione e promozione culturale. In particolare sono stati premiati la soprintendente e il funzionario Alfonsina Russo, Simona Carosi, la restauratrice e l’archeologo della Fondazione Vulci, Teresa Carta, Carlo Casi.
Il premio, come ha ricordato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, riconosce agli interessati l’impegno per la lotta agli scavi clandestini e al recupero e alla valorizzazione dei reperti archeologici. In particolare lo scavo, che è stato descritto dalla soprintendenza e dal tecnico del laboratorio di restauro di Montalto, è quello della Tomba dello “Scarabeo Dorato”, rinvenuta recentemente a Vulci. Un sarcofago in pietra dal quale sono venuti alla luce preziosi oggetti appartenenti ad una giovane principessa di 14 anni, composti da vari elementi in ceramica, una fibula d’oro, una collana in ambra del Baltico e da due scarabei egizi.
Presenti all’evento anche il vice presidente del Consiglio regionale Mario Ciarla, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Giuseppe Simeone e il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci, accompagnato dall’assessore alla cultura Eleonora Sacconi.
Il sindaco di Montalto, tra l’altro, ha ricevuto i complimenti della Soprintendente Alfonsina Russo per il notevole impegno dell’amministrazione comunale, sempre presente al loro fianco. Sergio Caci, alla fine della cerimonia, ha illustrato al presidente Leodori, insieme alla soprintendente, i tanti progetti e mostre realizzati e i prossimi appuntamenti in programmazione. Il presidente ha accolto con favore le idee proposte e sarà a fianco della soprintendenza e di Fondazione Vulci per ulteriori iniziative.