Riceviamo e pubblichiamo
Corpo male usato, quello che fa gli viene pensato, dicevano i vecchi saggi. Non ho mai avuto bisogno di chi mi scrive articoli, evidente che Catini il giovane vuole attribuire a me il suo modus operandi. Io non ho mandanti politici a differenza di chi mi accusa, suggeritori e imbonitori che sussurrano nelle sue orecchie e fanno aprire polemiche a maggio su una delibera di gennaio, della serie il bello addormentato lo hanno svegliato. Quanto alla coerenza sull’appartenenza politica credo che prima di guardare me, farebbe bene a soffermare il suo sguardo sulla porta di casa.
Nel merito delle questioni sollevate, il suo pressapochismo è da dilettanti allo sbaraglio. Un consigliere non può permettersi simili bassezze contro professionisti, amministratori e dipendenti. Bastava analizzare le delibere in suo possesso per verificare che più del 90% degli incarichi dati dall’Università Agraria sono per professionisti di Tarquinia, peraltro con particolare attenzione per i più giovani e che solo per attività o materie specifiche ci avvaliamo di professionisti esterni. Quindi parli per sé e non a nome di categorie che non rappresenta e non vogliono essere rappresentate da lui.
Del resto il neo pidiellino ha la memoria corta, quando i suoi colleghi di partito hanno amministrato Agraria e Comune, gli incarichi dati ai tarquiniesi si contavano sulla punta delle dita e questa è storia che forse Catini il giovane non ha ancora studiato.
Dispiace vedere in un giovane come lui tanto odio, risentimento e un pizzico di invidia, misto a troppa voglia di apparire. Del resto il suo scarso stile e il suo vecchio modo di fare politica era già emerso nella gestione del Consiglio dei Giovani che ha trasformato in una sorta di arena dove le polemiche sono all’ordine del giorno. Brutto usare simili utili strumenti a disposizione dei giovani per costruirsi una carriera politica, pessimo gettare il fango sull’Università Agraria per analoghi scopi, se pensa così di preparare la sua campagna elettorale si accomodi, ma non dia lui lezione di stile che non ha.
L’Assessore al Centro Aziendale
Gino Stella