Riceviamo e pubblichiamo
Il M5S di Tarquinia cerca di delegittimare il lavoro dei Comitati locali, accusandoli senza fare distinzione di difendere ‘il giardino di casa’. Forse in taluni casi questo può essere anche vero, ma per fare un’accusa così grave bisognerebbe essere nella posizione di farlo e non è questo il caso.
Siamo lieti di apprendere che oggi il M5S di Tarquinia si dice contrario al completamento della trasversale SS 645, dopo che per mesi è stato il grande assente nel dibattito che intanto si era sviluppato intorno a questa grande opera, mesi durante i quali sarebbe stato importante che il Movimento avesse prodotto proprie osservazioni alla procedura di VIA, cosa che invece hanno fatto i Comitati che oggi vengono sminuiti.
Mentre il M5S di Tarquinia era alla ricerca di un centro di gravità permanente, i Comitati hanno presentato le osservazioni nei tempi previsti, hanno cercato di informare la cittadinanza, hanno partecipato agli incontri pubblici con ANAS, hanno effettuato sopralluoghi nelle zone interessate dai vari tracciati e infine, almeno per quanto ci riguarda, siamo approdati alla convinzione che non esiste un tracciato che non sia devastante per questo nostro territorio, fragile e prezioso dal punto di vista ambientale e archeologico.
Per questo già in data 17 novembre 2015 Il Comitato per i diritto alla mobilità di Tarquinia ha protocollato un documento nel quale si chiedeva la messa in sicurezza dell’Aurelia Bis, una soluzione che a nostro avviso concilia il rispetto del territorio e la sicurezza stradale per quelli che sono solo gli ultimi 15 km che mancano al completamento dell’opera. Da allora la nostra posizione, purtroppo solo la nostra, è sempre la stessa e l’abbiamo ribadita anche nell’incontro organizzato dal M5S il 20 febbraio quando, a conclusione dell’incontro, abbiamo chiesto di conoscere la posizione del Movimento sul tema, o almeno di conoscere la contrarietà o meno al tracciato Verde attualmente il solo in discussione e sottoposto a procedura di VIA. Meno di due settimane fa il Movimento non è stato in grado di esprimere una posizione netta, mentre la deputata Marta Grande ha confermato il parere favorevole al completamento della trasversale.
Sulla metodologia con la quale viene condotta la discussione su opere di tale portata e importanza e potenzialmente devastanti per il territorio possiamo essere d’accordo e sarebbe bello poter promuovere il dibattito pubblico, ma sappiamo bene che a Tarquinia lo spazio e il modo per la partecipazione dobbiamo ricavarcelo quasi a forza, a maggior ragione noi Comitati che non abbiamo neanche una posto in consiglio. Durante l’incontro del 20 febbraio si è discusso anche di unire le forze e, se c’è una convergenza, non dovrebbero esserci problemi a farlo; un’occasione avrebbe potuto essere proprio una stesura congiunta degli emendamenti alla delibera, ma così non è stato,il M5S di Tarquinia non ha voluto farlo.
E’ vero il Consiglio Comunale è stato un brutto spettacolo, perché ha palesato ancora una volta il solito pressappochismo col quale questa Amministrazione continua ad affrontare temi difficili come quello di dire no a un’opera voluta a livello prima di tutto politico, ma anche perché il consigliere del M5S non ha votato i due emendamenti che se non altro hanno il merito di aver sostituito quelli pericolosi e ambigui messi in delibera dall’Amministrazione.
Sugli emendamenti che chiedevano la messa in sicurezza dell’Aurelia Bis e la costituzione di una commissione permanente che coinvolga rappresentanti di tutti i Comitati, le Associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria, per discutere da qui in avanti ogni passo dell’iter di approvazione del completamento della superstrada e il riesame di qualunque altro tipo di tracciato futuro, il M5S si è astenuto, come solito fare come ordine di scuderia preconfezionato, sul quale si palesa l’impossibilità di riconoscere qualsiasi emendamento migliorativo, anche rispetto al proprio.
Il parere negativo alla localizzazione dell’opera espresso da una delibera consigliare è comunque un risultato insperato fino a qualche mese fa; seppur non vincolante ai fini della conferenza dei servizi che verrà istruita al Ministero delle infrastrutture. Aver obbligato l’Amministrazione a coinvolgere nei successivi passaggi opposizione e rappresentanti cittadini, non era scontato. Da questo dovremmo partire tutti e continuare fare pressione per essere coinvolti, per contare nei prossimi giorni/ mesi quando la Commissione di VIA dovrà acquisire tutti i pareri per poi deliberare. Il tempo è poco, il contesto non è quello sperato, a maggior ragione si conta di più se si collabora, almeno tra chi a questo punto, finalmente, ha maturato la contrarietà a un’altra opera devastante, per niente utile al nostro territorio.
Il comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia