Riceviamo e pubblichiamo
Irresponsabile, insensato e scellerato è chi disinforma deformando e manipolando la verità. Una non notizia ha generato un fuoco di paglia. L’oggetto del presunto contendere è stato dibattuto, in commissione bilancio, in conferenza dei capigruppo e pubblicamente durante il Consiglio dell’Università Agraria del 15 aprile. Non capiamo tutta questa polemica a scoppio ritardato.
La verità è che tutto è funzionale alle lotte intestine del PDL. La De Alessandris, è vittima del fuoco amico e peraltro non è la prima volta. È caduta nella trappola, prima l’hanno indotta a scrivere un articolo raffazzonato in un direttivo processo e poi l’hanno impallinata i suoi stessi commilitoni travestiti da anonimi utenti. La prova è che la presunta relazione degli uffici, peraltro datata aprile 2011, oggi in mano ai soliti senza nome, è stata di fatto rilasciata dall’Ente solo alla De Alessandris ed al consigliere Gambetti, pertanto solo loro la possono aver, con poca correttezza, divulgata ai fantomatici innominati che oggi si scagliano contro la De Alessandris. Inaccettabile che nel PDL volino gli stracci e l’Università Agraria sia usata in maniera strumentale infangando il nome di amministratori e dipendenti.
Davanti a terreni isolati, interclusi o relitti confermiamo la volontà di alienare per acquistare nuovi terreni, accorpare il patrimonio dell’Ente e migliorare lo stesso come previsto dalla legge, con procedure di evidenza pubblica e periziata dal perito demaniale indicato dalla Regione Lazio. Falso che siamo svendendo, falso che si vuole fare cassa, falso che i terreni siano già destinati.
Il nostro intento è aumentare le proprietà collettive a vantaggio in particolare del Centro Aziendale. Accorpare i terreni della Roccaccia acquisendo le Lestre, ha valenza strategica, ai fini del biologico e della biodiversità, oltre l’arido rilievo produttivo. Accrescimento dei pascoli, migliore difesa del territorio, minori accessi incontrollati, facilitazione delle attività antincendio, nuovi terreni prossimi all’azienda e produttivi per la stessa, incremento dell’allevamento, valori non semplicemente economici e pertanto non capiti dal centro destra.
Per anni l’immobilismo ha permesso di depauperare il patrimonio dell’Università Agraria, noi non lo consentiremo. Semplicemente assurdo pensare che la caserma debba cadere in testa ai carabinieri ed ai cittadini, e che l’Università Agraria debba lavorare solo terreni irrigui, per fortuna il PDL è all’opposizione.
Alessandro Antonelli
Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia