Lettera aperta del consigliere comunale dei giovani Marco Gentili al presidente Manuel Catini

Riceviamo e pubblichiamo

Catini e Gentili tarquiniaIl consigliere comunale dei giovani di Tarquinia Marco Gentili scrive al presidente Manuel Catini. «Sono ormai stanco di vedere l’organismo apolitico gestito in questo modo. Nonostante lo scorso 6 aprile sia stata protocollata, sempre in nome dell’intera lista L’Alternativa, la mozione antinucleare e contraria all’ubicazione nel nostro territorio di centrali nucleari sempre dal nostro capogruppo Dario Brizzi non è stata da te portata all’ordine del giorno del consiglio comunale dei giovani, seppur ritirata personalmente da te. Forse perché il 19 aprile è arrivato da parte del Governo lo stop al Nucleare per paura di raggiungere il quorum del referendum previsto per il 12 e 13 giugno? O forse perché è tua consueta prassi? Proprio per questi dubbi ho effettuato il mio intervento nel consiglio comunale aperto di Montalto di Castro che, pure, ha discusso sulla centrale nucleare. L’ottimismo, quello che solitamente ribadisce solamente a parole il primo ministro Silvio Berlusconi, questa volta lo rievoco anch’io, qui, per il nucleare. Nel merito: il primo comma della modifica presentata dal Governo dice: in attesa di ulteriori approfondimenti. E’ chiaro che è una sospensiva e non una bocciatura del piano nucleare così come richiesto nel quesito. Nel metodo poi, non c’è certezza che ci siano i tempi necessari per approvare in modo definitivo la norma, che il Quirinale la approvi così com’è, che sia pubblicata in Gazzetta e che la Cassazione si possa esprimere in tempo utile per il 12 giugno. Ebbene, io avrei voluto parlare della mozione presentata, confrontarmi, discutere ed eventualmente modificarla attraverso emendamenti, ma ho visto solamente la politica del fascino e della propaganda alla volemose tutti bene, per finta però. Non avendolo potuto fare ho preferito abbandonare l’assise sebbene gli altri siano rimasti per approvare l’iniziativa del “Carnevale Estivo”. Vi è stata ancora di più una tua inadempienza molto grave, direi gravissima: ovvero il non rispetto dell’articolo 7 del nostro regolamento che recita testuali parole: Le adunanze del Consiglio dei Giovani sono pubbliche. Per la discussione di argomenti di particolare importanza o per la definizione di orientamenti preliminari su temi di particolare interesse il Presidente, su proposta di almeno un terzo dei membri del Consiglio, convoca il Consiglio dei Giovani in seduta aperta all’intervento dei cittadini singoli e associati, rappresentanti di Enti pubblici e di organismi di partecipazione. Nelle adunanze di cui al presente comma è consentito l’intervento alla discussione degli invitati e del pubblico. Infine, ti comunico che se le cose non cambieranno io ho pronte, nel cassetto, le mie dimissioni da questo organismo che successivamente presenterò alle mani del mio capogruppo, perché a differenza tua, mi vergogno di restare a fare politica senza il rispetto delle regole e dei regolamenti».

Il consigliere comunale dei giovani
Marco Gentili