Riceviamo e pubblichiamo
Ancora una volta l’Università Agraria si pone all’avanguardia nelle modalità di gestione delle proprietà collettive divenendo un esempio. La prova nel progetto che sarà presentato il 15 ottobre presso la sala consigliare del Comune di Tarquinia, cui seguirà il convegno dal titolo “Impegno, Dedizione, Tradizione e Futuro. Il Demanio Collettivo una risorsa ambientale e paesaggistica da garantire alla generazioni future”.
In linea con quanto concordato con la Regione Lazio in forma avanzata e sperimentale, si è provveduto alla digitalizzazione dell’intero patrimonio dell’Ente pari a circa 6400 Ettari mediante accertamento dei terreni, ricognizione del patrimonio, adeguamento dell’assegnazione a categoria, il tutto con l’uso di foto aree aggiornate al 2015 in sovrapposizione alle mappe catastali con il sistema GIS – SIT. Un progetto pilota che permetterà alla Regione di varare le linee guida, anche per gli altri Enti che gestiscono le proprietà collettive comunque denominati.
L’Università Agraria di Tarquinia è la prima nel Lazio ad avere un simile sistema di gestione in autocontrollo che permetterà aggiornamenti in tempo reale e continui, oltre alla massima trasparenza sulle modalità di gestione e concessione dei terreni. Il progetto sarà illustrato alla presenza dei funzionari della Regione Lazio, ma sarà anche l’occasione in campagna elettorale, per molti cittadini di prendere coscienza del patrimonio dell’Università Agraria in forma diffusa e completa. Una modernizzazione che sarà utile non solo agli utenti, ma anche agli Enti che avranno l’esigenza di interloquire sulle modalità di gestione.
Un lavoro finanziato direttamente dall’Ente e realizzato di concerto tra l’ufficio tecnico dell’Università Agraria e il perito demaniale nominato dalla Regione Lazio Egidio Santamaria. Una risposta all’esigenza di modernizzare l’attività dell’Ente.
Amministrazione Università Agraria di Tarquinia