Riceviamo e pubblichiamo
Domani, 14 gennaio 2015, si tiene in Roma uno sciopero generale dei lavoratori dei dieci Consorzi di bonifica del Lazio, proclamato dalle Federazioni regionali di FLAI-CGIL, FAI – CISL e FILBI-UIL per le pesanti ripercussioni sulla erogazione degli stipendi, sul pagamento di contributi previdenziali ed assistenziali oltreché sui livelli occupazionali che stanno già provocando i pesanti ritardi della Regione Lazio anche di oltre quattro anni nel rimborso di ingentissime somme spese dai Consorzi per l’esecuzione di lavori in concessione e convenzione regolarmente eseguiti, collaudati e rendicontati, nonché le inefficienze dimostrate dal Concessionario Unico della Riscossione, Soc. Equitalia, nel recupero delle morosità anche pluriennali relative ai tributi di bonifica e di irrigazione.
Ma tra le motivazioni dello sciopero vi è anche una confusa e disarticolata proposta di riordino del settore della bonifica regionale che, in ipotesi, potrebbe ridurre da dieci a due il numero dei Consorzi con pesantissime ripercussioni negative sulla capacità di presenza capillare nel territorio per il perseguimento degli obiettivi di mitigazione del rischio idraulico, la salvaguardia ambientale, il razionale utilizzo delle acque a scopo irriguo con gravissimi danni a carico dei cittadini.
Vincenzo Fava, Presidente del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, ben consapevole del delicatissimo momento che sta determinando non poche difficoltà anche all’Ente amministrato con momenti di vera e propria paralisi dell’attività per mancanza di cassa, esprime piena solidarietà dell’Amministrazione consortile ai lavoratori che stanno lottando per la difesa del proprio posto di lavoro ma anche per la difesa del ruolo centrale della bonifica regionale nella difesa dei territori.
“Nel solidarizzare decisamente con i lavoratori della bonifica, con un particolare riferimento per quelli che non percepiscono regolarmente gli stipendi e che vedono il proprio posto di lavoro a rischio, mi impegno a portare avanti con tutta l’Amministrazione del Consorzio ogni ulteriore azione volta a contribuire a risolvere i problemi posti alla base dello sciopero. Quanto all’annunciata legge di riforma della bonifica da parte della Regione Lazio, auspico un preventivo confronto con il mondo della Bonifica, i sindacati agricoli e quelli del personale dei Consorzi affinchè non si ripetano gli errori e le valutazioni approssimative e superficiali che tanti problemi hanno arrecato in occasione del riordino già effettuato in occasione dell’emanazione della Legge Regionale n°4 del 21.01.1984”.