Riceviamo e pubblichiamo
Il biogas, ovvero come produrre energia elettrica a circuito chiuso e senza immissioni inquinanti. Se ne è parlato al convegno organizzato dall’Università Agraria di Tarquinia in collaborazione con la Tep Energy Solution e la BCC Tuscia.
Biomassa, reflui da allevamento animale, scarti da lavorazione agro alimentare, sono la materia prima che mediante fermentazione anaerobica produce biogas conseguentemente energia elettrica e termica. Unico prodotto di scarto il cosiddetto digestato, utilizzato come fertilizzante in agricoltura addirittura per le produzioni biologiche.
Approfonditi aspetti tecnici, normativi, economici grazie alla presenza della Tep Energy Solution per la quale la realizzazione di un impianto di biogas necessita di una filiera locale in cui il mondo agricolo sia partner coinvolto. Un impianto di due ettari può dare opportunità ad oltre quattrocento ettari, un segnale importante per il mondo agricolo.
Proprio di opportunità ha parlato il Consigliere dell’Università Agraria Sergio Olivieri per il quale “vanno valutate tutte le situazioni in cui sia possibile garantire redditi aggiuntivi al mondo agricolo, abbattimento dei costi di produzione per lottare contro la crisi del comparto. Le esperienze toccate con mano sono positive e danno già risposte concrete”.
Presente anche il Vice Sindaco del Comune di Tarquinia Serafini che ha aggiunto come “senza stravolgere la naturale vocazione del territorio, bisogna creare giusti percorsi in cui gli imprenditori agricoli possano giocare un ruolo da protagonisti. Fondamentale andare oltre mentalità troppo conservatrici. Bisogna lottare contro la moria delle piccole e medie aziende, creare opportunità. Saremo garanti di percorsi in cui il territorio sia risorsa e non sfruttato”.
Il direttore commerciale della BCC Tuscia Antonio Staiano ha poi da ultimo sottolineato come il credito cooperativo guardi con interesse a simili situazioni che coniugano impresa agricoltura ed energie rinnovabili. La BCC e il mondo agricolo sono alleati per superare una contingenza negativa come quella attuale.
Presenti all’incontro il Presidente della Centrale Ortofrutticola, Francesco Sposetti, il direttivo della Coldiretti, davanti una platea interessata.