(s.t.) Il risultato “tarquiniese” della tornata elettorale europea conferma il trend nazionale, con il PD nettamente primo partito sul M5S e Forza Italia, ma in parte “stempera” le differenze riscontrate in ambito nazionale e ancor di più quelle della circoscrizione del Centro Italia.
I Democratici, infatti, a Tarquinia non sballano quota 40%, fermandosi a 38,78% (pari a 2.698 preferenze); il M5S migliora il dato nazionale segnando un 26,36% (con 1.834 voti), così come Forza Italia, che supera a Tarquinia il 20% con 1.432 voti.
Quella che potrebbe sembrare, però, una piccola frenata per il PD è, in realtà, un’accelerazione, qualora si confrontino questi dati con quelli delle politiche dello scorso anno, in particolare con i dati per il Senato, il cui corpo votante si sovrappone, per età, esattamente a quello di queste europee. Nel 2013, infatti, il PD – con un’affluenza del 75,4% – si era fermato al 25%, con 2.256 voti: di fatto 450 in meno di quanti ne ha presi ieri. Scende il M5S, che dall’allora 30,8% – dato che con 2781 preferenze lo rendeva il primo partito cittadino – scende al secondo posto e lascia “sul campo” oltre 800 voti. Cifra simile a quella persa da Forza Italia, che nel 2013 al Senato si assestava sul 24,3%.
Ma tornando ai dati odierni, spicca in città il risultato di Fratelli d’Italia, che a Tarquinia avrebbe superato lo sbarramento (4,27% e 297 voti), a danno della Lista Tsipras, ferma al 3,22. Ancora più in basso l’NCD, al 2,97%.
Capitolo preferenze: i più votati a Tarquinia sono gli esponenti del PD, in particolare Gualtieri (568 voti), Bettini (465) e Bonafè (328). Ottiene un buon riscontro, frutto anche del rapporto di fiducia instaurato con la cittadina ai tempi delle proteste No coke, Giovanni Ghirga, candidato con il M5S e capace di raccogliere 391 preferenze. Si assestano poco sopra i 200 voti i candidati di Forza Italia, guidati dall’ex sindaco di Allumiere Alessandro Battilocchio (243), quindi Tajani (226) e Redler (207). Giorgia Meloni (FdI) ottiene 147 preferenze.