Servizi pubblici locali ambientali e società partecipate: tavola rotonda a Montalto

Riceviamo e pubblichiamo

DSC_4711Grande successo di pubblico alla Tavola rotonda che si è tenuta venerdì 6 dicembre 2013 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 presso la sala convegni del complesso monumentale di San Sisto a Montalto di Castro. L’evento formativo accreditato dall’Ordine dei commercialisti e degli avvocati di Civitavecchia è stato organizzato dal Comune di Montalto di Castro, in collaborazione con la Montalto Ambiente S.p.a., ha visto la partecipazione di oltre 100 persone tra amministratori pubblici, avvocati, commercialisti, revisori legali, segretari comunali e dirigenti di enti pubblici e amministratori di società partecipate, provenienti dalla Provincia di Roma e di Viterbo.

La tavola rotonda aperta dal sindaco del Comune di Montalto, Sergio Caci, che ha portato il benvenuto dell’amministrazione comunale, è proseguita con i saluti del presidente del Consiglio di amministrazione della Montalto Ambiente S.p.a., Mirko Cucci, del presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Mastrandrea, e dal consigliere Bagherini per l’Ordine commercialisti.

Terminata la fase dei saluti, sono iniziati i lavori, aperti dall’intervento di Antonio di Bari, responsabile nazionale Anci servizi pubblici Locali, il quale dopo aver ripercorso brevemente l’evolversi normativo, ha espresso un primo parere dell’Anci sul recentissimo disegno di legge del decreto stabilità 2014, nel testo approvato al Senato lo scorso 27 novembre 2013 e trasmesso alla commissione bilancio della Camera per la prosecuzione del proprio iter legislativo, che di fatto riscrive per l’ennesima volta le norme sulle società partecipate.

Tra le novità di maggior rilievo non può non menzionarsi l’abrogazione dell’art 14 comma 32 del D.L. 78/2010, che, lo si ricorda, aveva sancito da un lato l’impossibilità di detenere partecipazioni societarie e la contestuale messa in liquidazione delle società, entro il 30 settembre 2013, per i Comuni sotto i 30 mila abitanti, dall’altro la possibilità di detenere una sola partecipazione societaria per quelli con popolazione tra 30 mila e 50 mila abitanti; abrogazione che se verrà confermata nel testo in approvazione alla Camera risolverà non pochi problemi agli enti locali alle prese da ormai due anni con questa annosa questione.

All’intervento del dottor Di Bari, è seguito quello del dottor Mario Calzoni della Lothar S.r.l., tra i massimi esperti nazionali in materia, avendo partecipato alla formazione di diverse leggi regionali di esecuzione ed attuazione della normativa nazionale applicata ai servizi pubblici locali, con riferimento a Regioni a statuto autonomo ed a statuto ordinario, che dopo un richiamo ai principi espressi nel libro verde della commissione europea del 30 aprile  2004 relativo ai partenariati pubblico privati, ha ricordato alla platea come successivamente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 50 del 25 marzo 2013, oggi per i servizi pubblici locali a rilevanza economica trova applicazione la  normativa  e  la  giurisprudenza comunitaria senza alcun riferimento a leggi interne.

Molto apprezzato anche l’intervento del professor Arch. Gian Carlo Presicci, unico “tecnico” presente nel tavolo dei relatori, che a fronte della sua vasta esperienza in materia di servizio idrico integrato, oggi messa a disposizione del Consorzio Medio Tirreno in liquidazione, ha dato il suo parere sulla proposta di legge regionale ad iniziativa referendaria n. 31 del 6 giugno 2013 “Tutela,  governo e gestione pubblica delle acque”. Presicci si è soffermato sull’analisi dell’art. 5 della proposta di legge che affronta il problema delle interferenze tra diversi ambiti di bacino proponendo come soluzione per la loro risoluzione la costituzione di ulteriori ambiti amministrativi, ricordando come partendo dalla L. 183/1989 che istitutiva le 50 autorità di bacino basate comunque sui bacini idriferi, si è passati con il D.Lgs. 156/2006 che ha soppresso le autorità di bacino e la loro sostituzione con i 103 Ato prevalentemente basati sui limiti amministrativi provinciali, slegati dalla realtà fisica del territorio con conseguente peggioramento della situazione.

Di rilievo l’intervento dell’avvocato Marco Mariani, dello Studio Legale Mariani, Menaldi&Associati, quale legale di lungo corso di enti pubblici e di società partecipate operanti nell’alveo dei servizi pubblici locali, che ha fornito ai partecipanti un quadro esaustivo delle più importanti pronunce giurisprudenziali degli ultimi anni in materia di affidamento e di modalità di gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica. Mariani nel ricordare, all’inizio del suo intervento, la fondamentale differenza tra i due istituti della concessione di servizi pubblici e degli appalti pubblici di servizi, ha analizzato con estrema chiarezza dapprima le sentenze della Corte di Giustizia e del giudice amministrativo, per poi commentare brevemente le pronunce della Corte Costituzionale più volte intervenuta in materia, anche recentemente, a seguito di norme spesso in contrasto con i principi costituzionali del nostro ordinamento.

Nella mattinata, i lavori sono proseguiti con l’intervento del professor Maurizio Ferri, revisore legale di numerosi comuni e società partecipate, che ha incentrato il suo intervento sull’evoluzione del concetto di controllo analogo sulle public utilities. Dalla sua introduzione nell’ordinamento attraverso il recepimento dei principi enunciati dalla famosa sentenza della Corte di Giustizia c.d. Teckal del 1998, sino a più recenti interventi giurisprudenziali della Cassazione e del Consiglio di Stato, rappresentando ai partecipanti come si sia di fatto arrivati, oggi, ad un sistema di controllo  integrato, anche alla luce delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 174/2012.

Ha chiuso il programma  degli interventi Maria Teresa D’Urso, magistrato in servizio presso la Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il  Lazio, la quale ha fornito ai partecipanti una prima chiave di lettura delle nuove disposizioni introdotte dal disegno di Legge  del decreto stabilità 2014, nel testo approvato al Senato lo scorso 27 novembre 2013 con particolare riferimento alle disposizioni che consentono ai Comuni le cui società presentano un risultato d’esercizio o un saldo finanziario negativo di accantonare somme in apposito fondo vincolato pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. La D’Urso ha altresì rammentato alla platea come, a suo parere, l’unico modo di poter effettuare un serio ed efficace controllo analogo è attraverso  il controllo dei flussi finanziari tra Comune e società partecipate e come sia quanto mai necessaria la redazione di un bilancio consolidato tra il Comune e la sua società.

Al termine degli interventi si è aperto il tanto atteso dibattito con le domande poste dai partecipanti ai relatori. Entusiasta per la riuscita dell’evento il sindaco Sergio Caci: «Mi congratulo con gli organizzatori e con i relatori. Ottima iniziativa di altissimo profilo vista anche la platea dei partecipanti, tutti esperti in materia e con una lunga esperienza sul campo. Senza dubbio da ripetere in futuro, al fine di consentire alle amministrazioni comunali di avere un’aggiornata e qualificata chiave di lettura delle norme che possono poi consentire a ci amministra di intraprendere scelte sempre più finalizzate ad una gestione efficiente ed efficace delle società partecipate in un quadro normativo in continuo mutamento in un contesto assai delicato, come quello dei servizi pubblici locali, dove prima di tutto viene il cittadino-utente». Dello stesso tenore anche le considerazioni dell’avvocato Angelo Annibali che ha moderato i lavori: «Quando il sindaco Caci mi ha chiesto di organizzare l’evento, insieme ai relatori ce lo siamo immaginato sin da subito come una grande tavola rotonda dove tutti insieme, attraverso un confronto in contraddittorio con i partecipanti, avremmo cercato di  trovare delle risposte ai molteplici problemi che attanagliano i comuni e le società partecipate. Direi che l’obiettivo è stato raggiunto. L’evento è stato partecipato, i presenti in aula erano tutti esperti del settore, grazie anche all’accreditamento da parte dell’Ordine degli avvocati e dei dottori commercialisti che hanno sposato sin da subito l’idea. Per questo ne approfitto anche per fare un personale ringarzimneto ai rispettivi presidenti, avvocato Paolo Mastrandrea e dottor Massimo Ferri oltre che al  sindaco Caci per l’ospitalità. Ritengo che queste iniziative siano un importante momento di arricchimento professionale e mi auguro che in futuro riusciremo ad organizzare altri eventi di tale spessore».

Soddisfatti anche i due rappresentanti degli Ordini professionali presenti, l’avvocato Paolo Mastrandrea per gli avvocati e il dottor Giuseppe Bagherini per i commercialisti i quali alla fine dell’evento, oltre a complimentarsi per l’ottima riuscita e per l’alto contenuto degli interventi che si sono susseguiti, hanno proposto l’idea di un ciclo formativo di seminari specifici in materia al fine di consentire ai rispettivi iscritti un continuo aggiornamento professionale.