Riceviamo e pubblichiamo
Siamo preoccupati per la situazione di progressivo degrado e di abbandono in cui versano ancora, presso il Borgo delle Saline di Tarquinia, l’eco-albergo, la foresteria e il centro visite. Milioni di euro spesi per strutture ancora ad oggi inutilizzate.
A preoccupare su tutte, per lo stato di progressivo degrado delle stesse, è l’eco-albergo il cui costo complessivo è di 1.165.668,00 euro. Una struttura di fatto nuova mai utilizzata ma che versa già nel degrado. Una situazione paradossale questa, se si pensa al solo fatto che questa struttura, lavori ultimati il 29 gennaio 2008, oltre a non essere mai stata utilizzata dovrà essere nuovamente risistemata spendendo altri soldi. Le infestanti stanno invadendo la struttura provocando evidenti danni alla stessa. Una delle porte al piano terra, più volte forzata come dagli evidenti segni sulla stessa, è ancora aperta abbiamo chiesto che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza.
La foresteria che versa nell’incuria è costata complessivamente 722.000 euro di cui, 360.000 euro per il I stralcio dei lavori finiti il 2 ottobre 2006 e 362.000 euro per il II stralcio dei lavori finiti il 10 luglio 2007. Anche il centro visite inutilizzato, è costato complessivamente 829.977,36 euro di cui, 552.771,64 euro prima trance lavori finiti il 2 ottobre 2006 e 277.205,72 euro seconda trance lavori finiti il 27 aprile 2007. Provvisto di bar e reception, il centro visite, insieme al ristorante e alla foresteria avrebbero occupato decine di persone. Quanti posti di lavoro quindi andati in fumo e quanti ancora per gli anni avvenire se non si sbloccherà la vicenda della concessione con l’Agenzia del Demanio?
Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili perché le Saline di Tarquinia, importante risorsa per la nostra Città, passino definitivamente al Comune, così da riprendere quel percorso di sviluppo iniziato nel 2003 e bruscamente interrotto dal 2008 ad oggi. Per questo abbiamo scritto all’amministrazione comunale, a che si partecipi entro il 30 novembre p.v., giorno della scadenza per la presentazione delle richieste, all’iniziativa regolamentata ai sensi dell’art. 56-bis del D.L. 21 giugno 2013 n.69, il cosiddetto “Decreto del Fare”, che ha riattivato il “Federalismo Demaniale”, link http://www.agenziademanio.it/opencms/it/valorizzazioni-patrimonio/federalismoDemaniale/index.html . Questa iniziativa permette agli Enti Locali, mediante procedura informatizzata, di presentare domanda di attribuzione dei beni demaniali presenti sui propri territori.
Seppur le Saline di Tarquinia, come risulta dal sito web dell’A.N.C.I., sono purtroppo ancora inserite nell’elenco dei beni non trasferibili dallo Stato ai Comuni, link http://www.federalismodemaniale.anci.it/index.cfm?menu=beniDemaniali, è comunque fondamentale partecipare a questa procedura del “Federalismo Demaniale” facendo richiesta all’Agenzia del Demanio – Direzione Generale del compendio demaniale delle Saline di Tarquinia.
Alessio Gambetti
Popolo della Libertà di Tarquinia