Università Agraria e Consorzio di Bonifica insieme per i cantieri pilota di ingegneria naturalistica

Riceviamo e pubblichiamo

Universita della Tuscia assistono ai lavoriUniversità Agraria e Consorzio di Bonifica, insieme per il 5° cantiere pilota per l’ingegneria naturalistica. Metodi efficaci e innovativi di tutela del suolo. L’uso di materiali naturali come pali in castagno, pietrame e talee di salici provenienti dal vivaio dello stesso Consorzio di Bonifica realizzato in collaborazione con la Regione Lazio e l’Università della Tuscia, garantisce la riduzione dei costi di intervento e la durata del medesimo, in quanto integrato con l’ambiente circostante.

Nel dettaglio, l’intervento è consistito nella realizzazione di briglie in legname e pietrame, sistemazioni spondali in palificate rinverdite al fine di rallentare il deflusso delle acque ed evitare fenomeni erosivi ed esondativi su di un fosso di scolo in Località Pietrara, in adiacenza alla strada interpoderale.

I terreni interessati sono tra quelli gestiti dall’Università Agraria. Il cantiere è stato reso possibile grazie al finanziamento della Regione Lazio. Presente l’Ing. Francesco Gubernale responsabile dell’Ingegneria Naturalistica Area Difesa Suolo della Regione Lazio. Encomiabile il lavoro dei dipendenti del Consorzio di Bonifica. È il quinto cantiere di ingegneria naturalistica finanziato che si svolge a Tarquinia, il secondo su terreni gestiti dall’Università Agraria. Sono state compiute anche attività di monitoraggio sui precedenti cantieri con ottimi risultati in merito alla tenuta. Hanno assistito ai lavori anche gli studenti dell’Università della Tuscia, dipartimento DAFNE facoltà di Scienze Forestali. Metodi innovativi, eco-compatibili e sostenibili, che guardano al riassetto idrogeologico del territorio in maniera integrata. La collaborazione tra Enti importante per catalizzare risorse e generare opportunità.