(s.t.) Dopo una fine estate di polemiche, indiscrezioni, qualche scontro e varie perplessità, dovrebbe concludersi mercoledì pomeriggio, con il consiglio dell’Università Agraria di Tarquinia, la telenovela sul rimpasto di giunta che – dopo le dimissioni di Sara Torresi ed in vista di una ridefinizione degli equilibri interni alla forza politica – ha interessato ed interessa il Polo dei Moderati.
A confermarlo è lo stesso leader del Polo, Renato Bacciardi – vicesindaco del Comune di Tarquinia e consigliere dell’ente di via Garibaldi – che conferma come “ci saranno variazioni nella Giunta dell’Università Agraria, ma non con i nomi che sono stati scritti: le scelte del Polo dei Moderati le conoscerete mercoledì 25 settembre, in Consiglio”. Dopo le fughe di notizie che hanno svelato i precedenti, possibili papabili – prima Lorella Maneschi, che avrebbe rifiutato la proposta, poi Antonella Rosati – stavolta sui nomi Bacciardi non apre ad alcuna indiscrezione. “Posso confermare il nome di Maurizio Leoncelli come vicepresidente – spiega – ma smentisco quello di Antonella Rosati, così come posso chiarire che tra i possibili nominati di certo non c’è Maurizio Perinu”.
Di fatto, quindi, la lettera che in settimana si attendevano di ricevere all’Università Agraria non è arrivata: quella in cui il Polo dei Moderati doveva sancire le proprie scelte. Bisognerà attendere settimana prossima, ma già lunedì potrebbe essere decisivo. Di certo, la confermata nomina di Leoncelli apre un nuovo fronte, su cui lo stesso Bacciardi dovrà far chiarezza: il gioco delle quote esclude infatti dai giochi l’attuale assessore Gino Stella. Incalzato, Bacciardi chiarisce che l’attuale consigliere “si dimetterà”: condizione, però, che Stella ha sempre vincolato alle eventuali dimissioni di Bacciardi, che lascerebbero all’attuale assessore lo scranno consigliare. “È un’ipotesi”, l’unico commento del vicesindaco sulla vicenda. “Sono in vacanza sino a venerdì, non so nulla”, quello di Gino Stella. La questione è delicata: Stella è, infatti, fortemente legato al consigliere comunale Paolo Baldoni, il che rende il peso politico dei due ben maggiore rispetto all’effettivo valore dal punto di vista delle preferenze. Nello scacchiere politico Bacciardi deve esser bravo a mediare per evitare di perdere capacità d’influenza sulle scelte comunali.
Resta esclusa, invece, un’ipotesi circolata le settimane scorse secondo cui un rimpasto più ampio avrebbe coinvolto altre forze di maggioranza, spostando la quota rosa dal Polo dei Moderati ad un’altra forza della coalizione. Il nome in ballo sarebbe stato quello di Paola Peparello, ma a via Garibaldi non è mai arrivata una conferma di disponibilità in tal senso. Toccherà, quindi, al Polo trovare il nome femminile necessario: nessuno, dopo le scottature dei giorni scorsi, si sbottona sui nomi, ma il cerchio dovrebbe chiudersi attorno a tre nomi ad oggi in ballo.