Riceviamo e pubblichiamo
Alle polemiche preferiamo rispondere con i fatti. Sarà un concorso di idee a decidere il futuro del casale dei guardiani ristrutturato presso il centro aziendale della Roccaccia. Condivisione, concertazione e partecipazione sono le parole guida del bando. Diciamo no all’arroganza della politica di decidere per tutti e su tutto arrogandosi competenze ed esperienze che non ha. Vogliamo aprire alla collettività le scelte della pubblica amministrazione.
In questa prima fase la forma scelta sarà la manifestazione di interesse, aperta alle forme societarie legalmente riconosciute, alle associazioni, alle cooperative e alle ditte individuali. Fissati i parametri logici dell’idea il giudizio verterà sull’ammissibilità o meno del progetto presentato. Chi aderirà alla manifestazione di interesse potrà partecipare al successivo bando di gara, in cui sarà possibile realizzare forme associative esclusivamente tra gli stessi partecipanti. Riserve di punteggio per le realtà della nostra città. Un bando complesso che ha richiesto tempo e attenzione, non siamo abituati alla faciloneria di chi parla senza conoscere o quantomeno richiedere i documenti.
Una scelta seria che riguarda la valorizzazione dell’immobile e del sito nel complesso. I lavori ultimati nel 2010 sono stati soggetti a collaudi e opere integrative, sorgenti anche da problemi progettuali. L’immobile è stato consegnato nel febbraio di questo anno. Ultimo sforzo necessario la potabilizzazione delle acque e la fitodepurazione, che costituiranno opere a carico dell’aggiudicatario in funzione dell’utilizzo, già in via di definizione le pratiche di autorizzazione necessarie, come da incarico deliberato nel mese di febbraio, all’atto della consegna definitiva dello stabile, circostanza che comprova l’impegno e l’attenzione costante dell’Ente smentendo chi cerca solo gossip e scandali sui giornali.
Massimo risalto alla coerenza con la vocazione del sito, alla valorizzazione ambientale e naturalistica, al rispetto della biodiversità animale, alle finalità sociali ed educative.
Sara Torresi
Vice Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia