Riceviamo e pubblichiamo
Il coordinamento dei comitati contro la Tirrenica continua instancabile, gli incontri con i cittadini dei comuni interessati dalla Tirrenica, per portare informazione e dibattito sull’opera più inutile per la Maremma. Si parlerà anche del tratto Laziale, del lotto 6°, ancora interessato dal ricorso proposto da Italia Nostra e dai cittadini di Tarquinia, in attesa di una risposta del TAR del Lazio. In alcune zone di Tarquinia vi è un diritto alla mobilità negato, con la totale mancanza di strade sostitutive della strada statale Aurelia sottratta dall’autostrada, che lascia irrisolto il problema dello spostamento dei residenti e dei mezzi agricoli.
Al danno c’è da aggiungere poi, la beffa della mancata esenzione del pedaggio, il tratto Laziale non avrà nessuna riduzione del pedaggio al contrario della Regione Toscana che ne ha ottenuto l’esenzione per i residenti. Queste le due condanne più gravi che la politica locale potesse infliggere ai cittadini di Tarquinia. La nostra testimonianza sarà parte integrante del dibattito nell’incontro che ci sarà sabato prossimo ad Alberese, organizzato dalle associazioni Italia Nostra, Colli e Laguna, Coordinamento dei Comitati e Associazioni Ambientali della Maremma Tosco-Laziale sulla Tirrenica, alle ore 15,30 alla sala cinema di Alberese.
L’autostrada Tirrenica è una minaccia per tutti coloro che hanno a cuore l’avvenire economico della Maremma e la difesa del suo paesaggio, principale fonte di ricchezza. L’ultima decisione della Regione Toscana, che, contro i pareri espressi dagli enti locali e la volontà della popolazione, ha approvato il “percorso blu”, cioè la tratta costiera che attraversa Albinia e lambisce la Laguna di Orbetello, è uno scandalo. Ancora una volta la Regione tratta la Maremma come una colonia, terra di nessuno da maltrattare come faceva Siena nei secoli passati. Italia Nostra, Colli e Laguna, Coordinamento dei Comitati e associazioni ambientali della Maremma tosco-laziale propongono di unirsi tutti in un’unica azione comune in difesa del proprio territorio. E invitano a partecipare a un confronto pubblico, per stabilire quali iniziative prendere in difesa del territorio. In altre occasioni i maremmani hanno saputo reagire a scelte altrettanto gravi, come quella del nucleare.
Un’azione comune, anche di piccoli gruppi, può portare alla vittoria contro uno sciagurato progetto, dimenticando che non ci sono percorsi autostradali alternativi non impattanti. Ognuno di essi porta danni gravissimi; l’unica soluzione, sulla quale il confronto non solo è dovuto, ma è utile, è quella di adeguare e mettere in sicurezza l’Aurelia, che deve rimanere “bene comune” senza pedaggio”.