Riceviamo e pubblichiamo
Durante il consiglio comunale che si è svolto giovedì sera, la maggioranza di centro sinistra ha presentato una delibera che ha riaperto i termini per la presentazioni dei piani integrati d’intervento, ma limitatamente agli edifici industriali dismessi.
Nell’elenco sono inseriti la cartiera, l’oleificio, il consorzio agrario, alcuni immobili in località “Tartaglia” e a sorpresa il conservificio. “Siamo rimasti stupefatti – hanno detto i tre consiglieri del Popolo della Libertà presenti in aula, Marcello Maneschi, Sandro Mazzola e Silvano Olmi – con questo gesto la maggioranza di centro sinistra ha rischiato di compromettere il futuro del pomodorificio. Invece di rilanciarlo, hanno riaperto i termini per la presentazione di proposte per una riutilizzazione dei siti di archeologia industriale, tra i quali il conservificio. Abbiamo chiesto con forza che quest’ultimo impianto fosse tolto dall’elenco, ma invano.
Alla fine, grazie alle nostre pressioni – rivendicano i consiglieri di centro destra – la maggioranza ha dovuto dare ampie rassicurazioni che non saranno tenute in considerazione proposte di un diverso utilizzo del conservificio. Si tratta di una grande vittoria e continueremo a vigilare affinché la destinazione dell’impianto di trasformazione del pomodoro non sia modificata.
Il pomodorificio va rilanciato – concludono – è un’industria importante per la nostra agricoltura e non può essere relegato a semplice manufatto di “archeologia industriale”.